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Security & Self Defense

SECURITY & SELF DEFENSE

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La Sicurezza può essere intesa in modo duplice come qualcosa di reale, tangibile ma anche come una sensazione. In realtà, si dovrebbe parlare soprattutto di percezione della sicurezza.

La sicurezza può essere associata alla probabilità che si verifichino determinati rischi in rapporto alle misure di protezione. La sicurezza, però, è legata anche e soprattutto alle reazioni psicologiche  e alla valutazione o stima del rischio. Inoltre, essa comporta una valutazione ponderata dei “guadagni e perdite” (trade-off).

Chiudere a chiave la nostra abitazione quando usciamo è un nostro trade-off, così come quando decidiamo di percorrere una certa strada. Continuamente, anche in modo inconsapevole, compiamo sempre trade-off.

Analogamente, compiamo degli errori quando esageriamo  alcuni rischi e ne minimizziamo altri.

La percezione del rischio è un processo cognitivo coinvolto in diverse attività quotidiane e orienta, di fatto, i nostri comportamenti. A volte, temiamo situazioni che non sono rischiose o non temiamo situazioni che invece lo sono. Tale discrepanza dipende:

  • dal controllo: quanto controllo è possibile esercitare sugli eventi che determinano un rischio/pericolo;
  • da quanto volontariamente la persona ha deciso di affrontare una situazione rischiosa/pericolosa;
  • da quanto gravi sono le possibili conseguenze.

Valutare e reagire adeguatamente davanti ad un rischio è un’attività fondamentale. Esiste una struttura cerebrale, l’amigdala, situata nel lobo temporale mediano, che è deputata a questo. È responsabile di processare le emozioni di base che vengono da input sensoriali come la rabbia, la fuga, la paura, l’atteggiamento difensivo.

È una parte del cervello molto antica e produce adrenalina e altri ormoni che attivano la risposta “combatti o scappa”.

L’essere umano è dotato anche della corteccia cerebrale che interviene facendoci ragionare e valutare le varie situazioni. Siamo dotati, dunque, di un sistema primitivo ed intuitivo e di uno avanzato e analitico.

Nella vita di tutti i giorni, sovente, ci affidiamo a delle “scorciatoie”, definite euristiche, che influenzano, di fatto, il modo in cui interpretiamo i rischi.

  • Siamo portati a credere che noi faremmo meglio di quanto hanno fatto gli altri nella stessa situazione (pregiudizio dell’ottimismo).
  • Valutazione automatica sulla base del coinvolgimento emotivo (euristica del coinvolgimento).
  • Tendiamo, sovente, ad essere influenzati dai numeri (euristica della probabilità).
  • La disponibilità delle informazioni che abbiamo in memoria ha maggior peso di quelle che non ricordiamo subito o cognitivamente più complesse (euristica della disponibilità).
  • Attribuiamo la probabilità che un certo evento appartenga ad una classe in base al livello di  rappresentatività (rappresentatività).

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Ripensare alla sicurezza come una vera sensazione soggettiva diventa di strategica rilevanza.

L’aggressione è un atto attraverso il quale chi aggredisce arreca offesa verso uno o più soggetti (vittima/e). Lo scopo è ledere, offendere, distruggere o comunque superare un ostacolo.

Sorvolando sulle diverse definizioni e teorizzazioni che negli anni si sono succedute, l’aggressività è insita nella natura ed è fondamentale per la sopravvivenza. In ogni caso, è sempre frutto di interazione tra più fattori (biologici, psicologici, sociali).

L’aggressione ha generalmente due componenti principali:

  1. L’innesco, un qualsiasi diverbio che tende a trasformarsi con rapidità.
  2. L’escalation, conflitto che genera una crisi.

In termini dinamici, invece, possiamo parlare di:

  1. Fase di crisi: evento inusuale con accezione negativa.
  2. Fase di reazione: attivazione di meccanismi di difesa.

Sarebbe auspicabile esercitare sempre e comunque un self control, ovvero un repertorio metodologico e operativo che consente di mantenere la razionalità e la valutazione oggettiva della situazione.

Quando si parla di aggressioni, possiamo, al contempo, fare una differenziazione su base statistica:

  • Aggressioni da parte di malviventi abituali.
  • Aggressioni da parte di teppisti/vandali.
  • Aggressioni conseguenti a liti.
  • Aggressioni da parte di soggetti in stato di alterazione mentale.
  • Aggressioni dovute ad altri scopi.

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È auspicabile, comunque, valutare sempre le situazioni di estrema pericolosità, così come considerare il caso di una persona sotto influenza di sostanze stupefacenti. In tal caso, ad esempio, dovremmo anche tener conto delle alterazioni della soglia del dolore, della mancanza eventuale di equilibrio e delle evidenti difficoltà nell’eventuale  dialogo. Andrebbe quindi effettuato un vero scanning della persona e della situazione.

In ottica di prevenzione, è importante approfondire anche quel settore di studi conosciuto come vittimologia. È una disciplina che studia la sfera bio-psico-sociale di una data vittima ma anche il rapporto tra essa e l’aggressore, così come l’ambiente e il quadro fenomenologico di un determinato reato/crimine.

La vittimologia si occupa anche delle conseguenze psicofisiche dei diversi reati e crimini e di come questi siano percepiti, subiti e vissuti dalla vittima. Possiamo, pertanto, specificare la seguente utile  classificazione:

  • Vittima elettiva o ad alto rischio: es. bambini, anziani, donne, …
  • Vittima vulnerabile: es. persone che per svariate ragioni, anche legate alla residenza o ad aspetti socio-ambientali, conducono una vita più esposta al rischio.
  • Vittima appetibile: es. una persona benestante.
  • Vittima precipitate: es. una persona che interviene per sedare una rissa e diventa bersaglio sostitutivo.
  • Vittima casuale: vittima dovuta al caso fortuito.

Il senso della percezione della sicurezza è legato sicuramente anche al contesto e all’ambiente esterno e quindi ai differenti scenari in cui possiamo trovarci ma anche al nostro senso di efficacia che può cambiare, in primis, con la conoscenza e poi, acquisendo, progressivamente, una formae mentis differente, più consapevole e proattiva.

CRIME ANALYST

CRIME ANALYST la mia ultima creazione

Il presente volume rappresenta un contributo pragmatico e stimolante per tutti coloro che intendono approfondire la materia criminologica, nei suoi aspetti investigativi, psicologici, giuridici. Ma non solo. È anche un supporto in termini di ricerca scientifica poiché affronta, al contempo, argomenti e tematiche legate alla sicurezza e al crimine “moderno”.

È rivolto anche ad appassionati del settore, studenti e Forze di Polizia che ogni giorno affrontano le diverse sfide lavorative e formative o di aggiornamento professionale.

L’opera sposa un’impostazione multidisciplinare e riflette la professionalità, le esperienze, le passioni e i valori eclettici degli stessi autori. CRIME ANALYST è un utile supporto, una guida chiara, uno stimolo innovativo per la Criminologia, l’Investigazione e la Sicurezza.

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Dicono di noi Unique Antistress Quality

Unique Antistress Quality – Parlano di noi.

Ecco solo alcuni articoli che parlano del nostro certificato Unique Antistress Quality:

 

 

Iberotel Apulia lancia Unique Antistress Quality

Qualità in Puglia, Ugento, certifica se l’azienda è antistress L’azienda è antistress? Ti certifica l’oasi di Ugento Un nuovissimo marchio di Qualità in Puglia Dal nostro inviato speciale Franco Vergnano == Iberotel Apulia ha fatto il lancio dello Unique Antistress Quality, marchio di cui potranno fregiarsi realtà illuminate che mettono il capitale umano al centro dei loro progetti Stress.

 

Iberotel Apulia lancia Unique Antistress Quality – Donna Charme

L’azienda è antistress? Ti certifica l’oasi di Ugento Un nuovissimo marchio di Qualità in Puglia Dal nostro inviato speciale Franco Vergnano == Iberotel Apulia ha fatto il lancio dello Unique Antistress Quality, marchio di cui potranno fregiarsi realtà irradiate che mettono il capitale umano al centro dei loro progetti Stress.

 

Combattere lo stress: ecco come | Giornale Sentire

(Ugento – www.giornalesentire.it) -Per favorire l’incontro con i maestri del relax, Iberotel Apulia tra il 10 e il 30 settembre 2016 offre un trattamento speciale: tutti i suoi ospiti potranno usufruire di trattamenti benessere gratuiti e all inclusive. Simon Elliott cita Confucio: “Dimmelo e lo dimenticherò. Mostramelo e potrò ricordarlo, coinvolgimi e capirò”.

http://www.uominiedonnecomunicazione.com/17/11698/Iberotel-Apulia-ospiter%C3%A0-un-workshop-dedicato-alla-presentazione-del-New-Antistress-Brand.html

IBEROTEL APULIA CAPITALE MONDIALE ANTISTRESS

Iberotel APULIA CAPITALE MONDIALE DELL’ANTISTRESS In Puglia all’Iberotel Apulia ad Ugento in provincia di Lecce, diventa capitale mondiale

.. e ancora…

 

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Relax gratis e natura all’Iberotel Apulia di Marina di Ugento

C’è un indirizzo da prendere quale riferimento, se si è a caccia di luoghi di grande bellezza e di momenti per rigenerarsi.E’ l’Iberotel Apulia Antistress Resort, struttura situata a Marina di Ugento, in provincia di Lecce.Qui – nel cuore del Parco Regionale litorale di Ugento, la vacanza diventa pratica di benessere, grazie ad un mix …

 

 

http://www.mondointasca.org/2016/06/01/academy-antistress-benessere-lavoro/

http://www.uominiedonnecomunicazione.com/un-viaggio-dal-tempo-nel-paradiso-dellantistress/

 

 

 

 

 

Dimmi come cammini e ti dirò chi sei

Un anno fa uscì un mio articolo su “Starbene Salute” su un argomento alquanto bizzarro ma interessante. Ve lo ripropongo in modo integrale …

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Il famoso Cesare Lombroso sarebbe alquanto onorato dai tentativi odierni di “rimodernare” e arricchire sapientemente  teorie psicologiche e comportamentali inerenti alcuni aspetti macroscopici e microscopici della comunicazione non verbale. Certo, il suo nobile tentativo era quello di identificare uno psicopatico, da un omicida, da uno stupratore. Solo con il tempo si è compreso che le cose sono un po’ più complesse!

Di fatto, è pur vero che il nostro corpo parla ed è proprio il nostro corpo a dire la verità o a confidare alcuni tratti del nostro temperamento e della nostra personalità. Oggi, come ieri, si dice, infatti, che quello che diciamo con le parole deve essere in armonia con quello che diciamo con il nostro corpo e che ciò che conta sono appunto i gesti.

Anche il mondo pubblicitario ne conosce bene il presupposto fondamentale: non è tanto importante quello che si dice macome si dice.

Come ci muoviamo nello spazio e come gestiamo le varie distanze? Esistono indicatori importanti  legati a fattori culturali ma anche fisiologici e psicologici. È la prossemica,  studio delle distanze interpersonali, che ci dice se siamo a nostro agio ad una certa distanza o se preferiamo “accorciarla” quando parliamo con una data persona. Variazioni delle distanze interpersonali e quindi, movimenti vari che facciamo nello spazio con i nostri arti e con l’intero corpo, variano a seconda della nostra personalità e a seconda di quello che stiamo provando (emozioni positive o negative ad es.) in quel momento.

C’è chi probabilmente ha un proprio “stile” nel muoversi nello spazio, così come nel camminare. Avete mai visto una persona depressa che cammina velocemente, o un iperattivo che mestamente passeggia in una strada!? Osserviamo passi esitanti, in altre occasioni, un passo sicuro e determinato. In effetti, si potrebbe proprio dire  “Dimmi come cammini e ti dirò chi sei”!

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Anche gli animali comunicano le loro intenzioni attraverso la gestione dello spazio e i movimenti, trasferendo aggressività, sottomissione, socialità e in fondo, noi umani non siamo poi tanto diversi.

L’impatto non verbale e nello specifico anche la camminata sono fondamentali tra persone che non si conoscono. Un modo di camminare deciso potrebbe indicare dominanza e in un certo senso anche aggressività. Spesso si tratta di persone che rivestono posizioni gerarchiche rilevanti su un piano sociale, lavorativo.

Altre volte, il tipo di camminata trasferisce informazioni sullo stato di salute della stessa persona che incrociamo, sia conosciuta che sconosciuta. La percezione che una persona ha di se stessa, la propria autostima, la propria efficacia si possono anche riflettere sul modo di camminare, così come sul modo di relazionarsi in generale con gli altri.

In un ‘ottica allargata, si potrebbe evidenziare che non è un caso che alcuni predatori scelgano la propria vittima in base all’andatura. Analizzare il modo di camminare è quindi rilevante non solo sul piano sociale e interpersonale ma potrebbe avere anche scopi rilevanti in termini di Sicurezza.

Da sempre il portamento ha avuto un ruolo fondamentale anche nella determinazione di altre caratteristiche: socievolezza, dominanza, status sociale, emozioni, disponibilità.

Spesso riconosciamo l’andatura di una persona anche dal semplice “suono” che fa mentre cammina in un determinato ambiente. Ciò probabilmente è indice di quanta importanza abbia il modo di spostarsi nello spazio.

Esistono  differenze tra maschi e femmine. Alcuni studi effettuati presso università straniere, hanno registrato varie tipologie di andature attraverso l’applicazione di alcuni sensori su ginocchia, caviglie, spalle, polsi, mostrando differenze sostanziali, anche in termini di età.

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E in termini di  “efficacia comunicativa”? Il passo esitante, incerto, l’andatura indecisa, indicherebbero tendenza alla prudenza, alla vulnerabilità, alla probabile passività. Un passo affrettato, ampio, uniforme con il resto del corpo, un contatto deciso con il suolo è interpretabile come attività, decisione e intraprendenza.

Ampiezza dei passi, movimenti degli arti superiori, inclinazione del capo sono indicatori importanti se consideriamo l’atto del camminare. Una persona decisa rispetto ad una persona che si “trascina” avrà passi ovviamente differenti.

Pur se il nostro modo di camminare è costante, acquisito attraverso tappe evolutive precise, è altrettanto ovvio che può subire delle modificazioni a seconda del nostro stato emotivo. In questo, andrebbe fatta una lettura di tutto il linguaggio del corpo e anche delle espressioni emotive del viso, da cui, tra l’altro, trapelano le emozioni principali universali. Per fare un’accurata “diagnosi” personologica abbiamo  necessità di analizzare diversi indici e pertanto, non sempre basta la prima impressione!

È importante rilevare che presso la Queens University canadese di Kingston, in Ontario, il Prof. Troje sta mettendo appunto uno strumento di biological motion, al fine di identificare bene i movimenti del corpo e per inferire diverse osservazioni: dalla condizione psicologica del soggetto, all’analisi della postura di un politico, sino alla disponibilità sessuale di un eventuale partner.

Un’analisi avanzata della comunicazione non verbale, di fatto, sarebbe possibile: distinguere il passo di una donna rispetto a quello di un uomo; stabilire se una persona è triste o allegra; evidenziare la sincerità o la menzogna non è dunque fantascienza.

A volte, camminare è indicativo di caratteristiche personologiche più specifiche. Ci sono persone che inciampano ovunque e che sembrano realmente avere la testa tra le nuvole. Sembrano essere persone fantasiose, estrose e facilmente distraibili. Chi si muove con un passo rigido, paleserà tale rigidità anche nel resto del corpo e mostrerà probabilmente anche un certo carattere improntato sulla volontà o l’ostinazione.

Il modo di muoversi nello spazio è espressione quindi anche di Personalità. Camminare e muoversi con tutto il corpo potrebbe però anche darci altri tipi di segnale. Muovere maggiormente i fianchi, ancheggiare, muovere il bacino, inclinare il capo, sono indici di una camminata sicuramente femminile. Se aggiungiamo ad essi un repertorio non verbale che riguarda il viso (ad esempio sfregarsi le labbra o accarezzarsi i capelli) e gli arti, potemmo anche decifrare il tutto come disponibilità sessuale.

Se è vero che il nostro modo di camminare è influenzato da pensieri, caratteristiche personologiche ed emozioni, potrebbe essere vero anche il contrario. In effetti, cambiando ad esempio postura e  assumendone una eretta, con testa alta e sguardo fiero, difficilmente potremmo sperimentare un senso di tristezza o depressione e forse, di conseguenza, anche il nostro passo subirà una variazione. Se il pensiero influisce sul nostro corpo, è vero anche il contrario. Provare per credere!

Non stacchiamo però troppo i piedi da terra! Banalmente, il nostro passo può essere influenzato anche da come ci sentiamo fisicamente (una persona ubriaca cammina differentemente da una persona lucida) o da altri fattori, quali ad esempio, lo sport che pratichiamo. Il passo di una danzatrice classica, oltre che nello stile, sarà sicuramente differente da quello di un lottatore di judo!

di Mirco Turco

Paura Ipnosi Mirco Turco Psicologo Spiegazione

Paura dell’Ipnosi? Scopriamo che cos’è

Paura Ipnosi Mirco Turco Psicologo Spiegazione

L’ipnosi è modificazione transitoria di stati fisiologici e di sensazioni, di percezioni, pensieri, memorie e comportamenti. Durante l’ipnosi si assiste ad una modificazione temporanea e funzionale delle sensazioni, delle percezioni, dei pensieri, della consapevolezza, della memoria e dei comportamenti. La trance ipnotica è strettamente correlata alla fisiologia ed alla struttura del sistema nervoso centrale ed autonomo ed è connessa con tratti personologici, con le aspettative del soggetto, con il contesto e con la qualità della relazione con l’ipnotista (Arnold, 1988; De Benedittis, 1980; Del Castello e Casilli, 2007, Erickson e Rossi, 1982; Loriedo et al, 2002; Pacori, 2009; Rossi, 1989; Turco, 2011).

L’ipnosi non è …

  • Una forma di manipolazione mentale
  • Uno stato di sonno profondo
  • Una forma di persuasione
  • Uno stato di completa impotenza

L’ipnosi è …

  • UNO STATO NATURALE
  • UNA STRATEGIA PER MOBILITARE LE RISORSE INCONSCE
  • UNA FORMA ELETTIVA DI COMUNICAZIONE

Inoltre …

  • L’ipnosi non è controproducente
  • L’ipnosi non crea dipendenza
  • La maggioranza delle persone può essere ipnotizzata
  • Indipendentemente dalle applicazioni, l’ipnosi è rigenerante
  • La persona non può rimanere “intrappolata” nello stato di ipnosi
  • La persona non perde coscienza

L’ipnosi è utile e può essere applicata per …

  • La maggior parte dei disturbi psicosomatici
  • (Disturbi della pelle, Algie, Gastriti, …)
  • Stress e Ansia
  • Paure, panico, fobie
  • Disturbi nella sfera alimentare
  • Stati depressivi
  • Comportamenti viziosi (fumo, alcool, iperfagia, diete, …)
  • L’ipnosi si utilizza anche in ambito medico

Durata dell’ipnosi: variabile, da pochi minuti ad ore. Ognuno di noi ha una sua personale suscettibilità ipnotica.

Spirito del Tempo. Acrilico su tela. 60×80.2014
Spirito del Tempo. Acrilico su tela. 60×80.2014

Segni esteriori, fisiologicamente dimostrabili:

  • Inerzia psicomotoria
  • Sospensione della mobilità
  • Movimenti riflessi
  • Prevalenza di movimenti del lato non dominante del corpo
  • Barcollamento
  • Catalessia
  • Riduzione tono muscolare
  • Arrossamento tessuti
  • Maggiore visibilità vene
  • Contrazioni
  • Cedimenti delle ginocchia
  • Reclinamento della testa
  • Atonia e inespressività del volto
  • Impallidimento
  • Attenuazione pieghe del volto
  • Simmetria
  • Broncio
  • Decontrazione della mascella
  • Schiudersi delle labbra
  • Tremolii e tic alle labbra
  • Assenza o attenuazione reazioni d’allarme
  • Vibrazione palpebre
  • Riduzione drastica deglutizione

Indici al risveglio …

  • Disorientamento
  • Difficoltà di equilibrio
  • Passività
  • Sonnolenza
  • Confusione
  • Alterazione senso del tempo
  • Esperienze riferite alterazione coscienza

Lo stato ipnotico e’ una realtà neurofisiologica che non può essere ottenuta nè con l’immaginazione guidata nè tanto meno con la simulazione controllata. I dati raccolti derivano da osservazioni umane, strumentali indirette (EEG), e strumentali dirette (neuro- imaging, PET, risonanza magnetica, ecc.).

L’ipnosi coinvolge aspetti neuro-psico-fisiologicied è al contempo una relazione interpersonale particolarissima con coinvolgimento del sistema neurovegetativo, sistema neuroendocrino e sistema immunitario.

Potenzialità …

  • Modificare la percezione del mondo esterno
  • Percezione stimoli nuovi
  • Non percepire stimoli presenti
  • Modificazione del vissuto sensoriale
  • Variazioni schema corporeo
  • Controllo del dolore
  • Facilitazione dell’introspezione
  • Amplificazione e riduzione sensazioni corporee
  • Modificazione dei significati che il soggetto ha dato alle sue passate esperienze
  • Variazioni spazio-tempo
  • Apprendimento o riduzione tonalità e risonanze emotive

Cosa succede durante l’ipnosi?

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  • Nella fase induttiva, si verifica un cambiamento dello stato di coscienza con accentuata presenza di onde alfa.
  • Successivamente, in fase più profonda, vi è un predominio di onde theta (onde che precedono il sonno, fase ipnagogica).
  • Questo stato perdura per tutta la durata dell’ipnosi … Durante questo passaggio la persona vive una destrutturazione del suo stato di coscienza, può avvertire sensazioni di spersonalizzazione o irrealtà. Lo schema del corpo può alterarsi … la persona comincia a far fatica a seguire l’ipnotista. In questa fase si può utilizzare il linguaggio metaforico proprio perché l’emisfero dx è diventato dominante.

In quei momenti le persone (…) tendono a fissare lo sguardo (…) possono chiudere gli occhi, immobilizzare il corpo, reprimere certi riflessi e sembrano momentaneamente dimentiche di tutto ciò che le circonda, sino a quando non abbiano completato la loro ricerca interiore” . (M. Erickson).

Ipnosi e Profondità …

In generale, in base alla “profondità della trance”, si possono distinguere:

  • stati ipnoidi (pesantezza, rilassamento, chiusura delle palpebre);
  • trance leggera (catalessi);
  • trance media (amnesie, anestesie, …);
  • trance profonda (amnesia e anestesia completa, sonnambulismo, allucinazioni).
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Sessione di Ipnosi Ericsoniana di Gruppo

Applicabilità …

Le difficoltà che si possono riscontrare nell’applicare l’ipnosi possono essere svariate, ma sovente, sono legate al rapporto tra ipnotista e ipnotizzato. In genere, infatti, tutti siamo ipnotizzabili, pur se si registra una percentuale di soggetti resistenti. Altre difficoltà sono legate alla personalità del soggetto che si intende ipnotizzare e/o all’eventuale presenza di psicopatologie conclamate di tipo psicotico ( pur se esistono ricerche sull’ipnosi applicata con soggetti schizofrenici). L’alterazione dovuta a sostanze psicotrope è, inoltre, quasi sempre incompatibile con la tecnica ipnotica.

GUARDA IL VIDEO

 

Parte l’Unique Antistress Quality

UNIQUE ANTISTRESS QUALITY®

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IL BENESSERE A MISURA DELLE AZIENDE

A Maggio, nell’ambito dell’ Offerta Antistress “International Wellbeing Meeting Point in Salento”, l’ecoresort Iberotel Apulia ospiterà il workshop dedicato alla presentazione del New Antistress Brand “Unique Antistress Quality”, iniziativa organizzata da Antistress Academy. Dal 20 al 23 Maggio, al via il nuovo focus sul wellness per le aziende, per supportare comportamenti di sano relax e benessere e migliorare la produttività durante il lavoro. Operatori del benessere e massimi esponenti aziendali si incontreranno in Iberotel Apulia per la presentazione di   “Unique Antistress Quality” …

… un’occasione da non perdere per rigenerare spirito e corpo e certificare le aziende in materia antistress.

Il 21 e 22 maggio 2016 avverrà luogo nel Salento, a Marina di Ugento, la presentazione del nuovo sistema di certificazione che rappresenterà un innovativo brand nel settore ospitality e in quello corporate. Il brand nasce in seno all’Antistress Academy, accademia ufficiale di Unique Antistress Resorts in the world, con sede in Puglia presso l’ecoresort Iberotel Apulia e vanta la presenza straordinaria di ospiti d’eccezione nel segmento scientifico e didattico:

  • HARALD EGE  – Psicologo del Lavoro, Autore del metodo Ege sulla valutazione del danno da mobbing
  • ROBERTA BRUZZONE – Psicologo forense e Criminologo investigativo e noto personaggio televisivo
  • CARLA PETRACHI & ANDREA LUPERTO – Artisti salentini di pizzica, pianista classica e jazz e compositore musicale
  • EMMA FORREST – Ricercatrice senior nel settore farmaceutico
  • MICHELE GIURGOLA – Campione apneista italiano e maestro terapista yoga
  • PATRIZIA CALDARAZZO – Ricercatrice e consulente per la selezione personale di figure manageriali
  • JASON CHAN & WAI SUM CHAN – Maestri infinite Tai Chi, guaritori spirituali a capo di “Infinite Arts”
  • DELIA PROIETTO – Promotore editoriale & Events manager “All About Italy”
  • ELISABETTA PASCA – Redattrice magazine “Uomini & Donne della Comunicazione
  • GIORGIO BARTOLOMUCCI – Direttore Editoriale rivista di settore “Area Wellness”.

L’iniziativa è organizzata e monitorata dal team dell’ Antistress Academy, con la guida speciale di Simon Elliott, Antistress Coach, Mirco Turco, Responsabile di progetto, Myra Evens, Mindfulness Coach e Paola Di Giambattista, Food therapy Consultant.    Il programma vanta la presenza straordinaria dei top influencer della stampa estera e italiana. Durante gli stessi giorni, saranno presenti i rappresentanti di molte aziende importanti, tra le quali Parmalat, Carl Zeiss e Roche.

Prossimo appuntamento Settembre, con la partenza ufficiale dei primi corsi e training, organizzati dall’ Antistress Academy. Un ricco programma di seminari e briefing, diretti al corporate, coinvolgerà stakeholders e i rispettivi market place con finale attestazione e certificazione “Unique Antistress Quality”.

Gli ingredienti per il successo ci sono tutti: una location prestigiosa, istruttori e docenti di provata esperienza e la giusta atmosfera dove realizzare un percorso di crescita psico-fisica ed emotiva, in chiave MICE  per meetings, incentives e conferenze e con la giusta dose di relax e benessere.

 

Iberotel Apulia Antistress Resort

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Via Vicinale Fontanelle

Casella Postale 106

I-73059 Marina di Ugento (LE)

T +39 0833 931002

F +39 0833 933646

La telefonata di Stasi ai Soccorsi nel caso “Garlasco”

La chiamata di Stasi ai soccorsi è stata considerata incoerente e incongruente, ma di fatto, non sono stati applicati criteri …