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Programma X – Un viaggio sconvolgente

Ho scritto questo libro perché sento il dovere di condividere la mia esperienza e mettere in guardia gli altri.

Sono stato trascinato in un mondo oscuro e pericoloso, dove l’occultismo e l’alta finanza si intrecciano per manipolare e sfruttare le persone vulnerabili.

Ho pagato un prezzo alto, sia fisicamente che mentalmente, e non voglio che altri facciano la stessa fine. Questo libro, che consegno ai lettori e alla scienza, è la mia testimonianza, un monito per chiunque possa trovarsi a vivere quello che ho vissuto. Spero che la mia storia possa essere d’aiuto a qualcuno” (Giorgio Vita)

“Programma X” è un’opera che narra di un’esperienza che, apparentemente, valica i confini della razionalità di cui è stato protagonista e testimone l’autore Giorgio Vita. Il racconto, riportato per scelta editoriale nella sua integra genuinità e autenticità, apre delle finestre verso la comprensione dell’incredibile, ignoto ed eccezionale, lavorìo della mente umana. Partendo dalla propria storia, l’autore delinea a chiari tratteggi la sua personalità la quale è il prodotto di un’equazione riportante la determinazione del “sé”, oggetto d’indagine e studi approfonditi da parte della filosofia, sociologia e psicologia. Molti punti del racconto dell’esperienza vissuta dall’autore di “Programma X” offrono delle prospettive che potrebbero essere lette ed identificate con l’aiuto e il supporto dato dalle teorie delle scienze umane: emergono, infatti, aspetti inerenti alle dinamiche del gruppo, al concetto di devianza sociologica, alla situazione psicologica del protagonista e, persino, a quelle che possono apparire come dinamiche settarie; il culmine del racconto è, infatti, il cosiddetto “rituale”, che relativamente alla narrazione associa a sé delle peculiarità che talvolta assumono dei caratteri che spaziano dal magico-paranormale all’improbabile o surreale. (dalla prefazione di Antonia Depalma)

L’editore: Caro lettore, siamo lieti di presentarti un singolare volume “Programma X” di Giorgio Vita. Il nostro autore ha deliberatamente (attraverso il suo flusso di coscienza) plasmato il suo libro come un enigma, un puzzle da comporre e un rebus da risolvere. Attraverso le pagine di questo libro, Vita ha intessuto un intrico di simboli, enigmi e riferimenti occulti, sul vissuto di qualcosa che esula da qualsiasi indagine razionale, creando una narrazione che sfida la logica del lettore. Tuttavia, Giorgio Vita ha fatto una scelta audace e inusuale: ha deciso di tralasciare all’interno del libro il rituale di cui è stato vittima. Questa omissione è il risultato di due motivi cruciali che l’autore ha voluto condividere con il suo pubblico.

Innanzitutto, Vita confessa di temere per la sua incolumità. Rivela l’esistenza di una misteriosa psico-setta dell’alta finanza, potentemente radicata in un’importante Capitale europea in cui lui ha vissuto per qualche tempo, e che potrebbe raggiungerlo per ostacolarlo o, peggio ancora, infliggere danni a lui e ai suoi cari.

Il suo timore è palpabile nelle pagine del libro che lo riguardano direttamente con il suo contributo, e ciò aggiunge un elemento di suspense e pericolo al già intrigante contesto psicologico, che non è fiction ma tracciato biografico ed autobiografico reale. In secondo luogo, l’autore ha espresso il desiderio di riservare il racconto del rituale per le presentazioni pubbliche del libro. Preferisce condividere questa parte fondamentale della sua esperienza di persona, nel contesto di eventi dedicati ai lettori più attenti e curiosi.

In questo modo, oltre a svelare il mistero, Giorgio Vita desidera instaurare un rapporto più intimo con il suo pubblico, creando un’esperienza unica e coinvolgente durante le presentazioni di “Programma X”.

A cura del Dr. Mirco Turco (Psicologo, Criminologo, Direttore Scientifico del Forensics Group e Criminal Meet, Direttore Editoriale di Obscura)

E con la consulenza della Dr.ssa Alessandra Abatelillo (Avvocato, Criminologa, Grafologa Socio del Forensics Group e membro di Criminal Meet)

Dr.ssa Federica Perrucci (Esperta in Analisi Comportamentale e membro di Criminal Meet)

 

INFO LINK

https://iqdbcasaeditrice.blogspot.com/2024/03/programma-x-di-giorgio-vita-cura-del.html

Cosa sono i fenomeni Extrasensoriali

In anteprima, l’indice del mio ultimo libro che affronta tematiche alquanto affascinanti, pregne di mistero e di enigmi irrisolti. “Intelligence e Spionaggio Psichico” rappresenta un saggio unico che spazia da casi davvero fantascientifici, a progetti di ricerca segreti, sino alle teorie più accreditate sui fenomeni ESP o extrasensoriali. Insomma, cose da non credere …

1 Storia di Spie e Segreti
2 Spionaggio Psichico e Fenomeni esp: una rilettura storica
3 Alcune tappe storiche sulla ricerca psichica
4 Una premessa fondamentale
5 Come in un film di fantascienza
6 Dalla fisica classica alla fisica quantistica
7 Stargate project
8 La ricerca militare sulla visione a distanza
9 Da segreto a dominio pubblico
10 Una minaccia militare?
11 I fenomeni esp tra NASA e CIA
12 Esercito e Fenomeni esp 
13 Wolf Messing, il grande telepata amico di Stalin
14 Ingo Swan e la Visione Remota
15 Ipnosi a distanza e Ipnosi silenziosa
16 Parola di SPYPSY, Spia Psichica
17 Che cos’è la coscienza
18 Che cos’è la visione a distanza-RV
19 Fenomeni esp ai confini della Scienza
20 Inquadramento a-critico dei fenomeni esp 
21 Il fenomeno dell’inibizione latente
22 C.G. Jung e la Parapsicologia
23 Facoltà psichiche e sistema nervoso
24 Pre-sentimento e Pre-cognizione
25 Quantum Mind e non località
26 Come si spiegano i fenomeni esp
27 Fenomeni esp e Psicopatologia
28 La disposizione olografica dell’Universo
29 Mente cognitiva, mente somatica e mente di campo
30 Olarchie, Cervello Globale e Campo Morfico
31 Il campo energetico umano
32 Mondi paralleli
33 Sincronicità e legge dell’Universo
Verso una conclusione?
Bibliografia 

 

Che cos’è la Precognizione

PRE-SENTIMENTO E PRE-COGNIZIONE

(Capitolo di un mio saggio specialistico in fase di pubblicazione. Tutti i diritti riservati)

Il presentimento suggerisce un presagio, un vago sentimento, sovente di pericolo, una percezione intuitiva che qualcosa stia per accadere.

Tale esperienza potrebbe riguardare anche la percezione del futuro?

Una meta-analisi condotta intorno agli anni 90, da parte di Charles Honorton e Diane Ferrari, ha cercato di rispondere a tale questione. Si è utilizzato un test a scelta forzata in cui, veniva chiesto ad una persona di indovinare quale tra i numeri fissati per i possibili bersagli poteva essere scelto in seguito, in modo casuale.

I ricercatori trovarono a sostegno di tali studi anche una vera e propria banca dati di circa 2 milioni di prove individuali, a cui parteciparono oltre 50 mila soggetti.

Successivamente, presso l’Università di Edimburgo continuarono tali indagini, con lo scopo di confrontare anche la percezione di bersagli nascosti nel presente e la percezione di bersagli nascosti nel futuro (precognizione) (F. Steinkamp, J. Milton e R.L. Morris, 1998), trovando che le percezioni extrasensoriali si verificavano con la medesima forza.

Il seguente esperimento interessante, spiega il fenomeno della precognizione. Mentre la conduttanza della pelle vene monitorata, il partecipante preme un pulsante. Cinque secondi più tardi, il computer decide, casualmente, se scegliere un’immagine a forte impatto emozionale, o un’immagine calma. L’attività precognitiva si manifesta come una salita nella conduttanza della pelle prima delle immagini a fronte contenuto emotivo, ma non prima delle immagini calme.

Altre ricerche hanno dato ulteriori conferme, ma la precognizione fa infuriare tutti gli scienziati “classici”, poiché rappresenterebbe una sfida al senso comune riguardo alla credenza sulle casualità e sul tempo.

Tra il 1998 e il 2000 sono stati condotti diversi studi sulla precognizione presso l’Interval Research Corporation nella Silicon Valley. In sostanza, presso un laboratorio di ricerca elettronica di Paul Allen (Co-fondatore della Microsoft). Il laboratorio vantava oltre 200 scienziati rinomati. Il premio Nobel Kary Mullis partecipò ad uno di questi esperimenti e in un’intervista dichiarò: “sono stato in grado di vedere il futuro circa 3 secondi prima che accadesse! … è da brividi … tutto ciò è ai confini della fisica!”.

La teoria della mente proposta da Hameroff e Penrose dell’Università di Edimburgo, ipotizza che i processi della coscienza dovrebbero essere presenti anche nel cervello di forme di vita minuscole, come gli insetti. Poiché si pensa che i cambiamenti nei livelli di impedenza della pelle siano correlati ad uno stato interiore di coscienza, è ipotizzabile che tali variazioni possano essere osservate anche in specie evolutivamente più basse?

Wildey eseguì, a tal proposito, oltre 200 esperimenti con i vermi, riscontrando che i cambiamenti nell’impedenza della pelle si verificano ugualmente come negli uomini, con una differenza in termini di secondi.

Più tardi, nel 2004, nelle rivista Journal of Alternative and Complementary Medicine, furono riportati alcuni studi ed esperimenti sulla precognizione che usavano non solo la misurazione della conduttanza elettrica della pelle, ma anche quella del battito cardiaco e quella dell’attività cerebrale (McCraty et al. 2004).

Fu scoperto che il cuore è coinvolto direttamente nel processo d’informazione su uno stimolo emozionale futuro qualche secondo prima che il corpo sperimenti effettivamente lo stimolo. Sembra che il cuore sia interessato direttamente nella percezione degli eventi futuri. In ogni caso, il cervello non agisce da solo.

Nel 2003 i fisici Spottiswoode e May pubblicarono una serie di studi sulla precognizione che prevedevano stimoli sonori anziché quelli visivi. Ipotizzarono così che il numero di fluttuazioni nella conduttanza cutanea dei partecipanti, prima dello stimolo audio, sarebbe stato più elevato rispetto al numero di fluttuazioni prima dei momenti di silenzio. La loro ipotesi fu confermata con un indice di probabilità contro la casualità di 1250 a 1.

Lo psicologo Dick Birman dell’Università di Amsterdam condusse, a sua volta, una serie di ulteriori sperimentazioni sulla precognizione attraverso la fMRI1, confermandone ulteriormente l’esistenza. Esistono altre evidenze, anche piuttosto singolari, sul fenomeno della precognizione.

A tal proposito, è interessante notare che i quattro velivoli che si schiantarono sulle Torri Gemelle, il Pentagono e in Pennsylvania, l’11 settembre, avevano stranamente pochi passeggeri a bordo!

Altri studi su incidenti eclatanti, mostrano strane coincidenza e i dati sembrano fornire una forte evidenza del fatto che le persone riescono, in talune circostanze, a usare preventivamente l’intuizione. I voli avevano, di fatto, il 52% dei posti occupati e la percentuale complessiva era solo del 31%. Fortunatamente o stranamente!

I sogni premonitori sono probabilmente l’evento medianico più comune. Esiste un complesso numero di evidenza per questo tipo di fenomeni. Ma un sogno può essere considerato precognitivo quando non è causato da un residuo diurno, da un desiderio, da paure o ansie. Un sogno precognitivo non è una profezia, ma una previsione che si basa su dati disponibili o “linee di universo”.

La precognizione è un avvenimento comune a livello atomico e subatomico.

Esistono evidenze che mostrano come alcune abilità psichiche furono utilizzate per fare soldi in Borsa (December Silver). I risultati furono sorprendenti tanto che meritarono la pagina del The Wall Street Journal. Nel 1983 uscì anche un film per la BBC Horizon. Successivamente, si trasformò in un programma della PBS NOVA intitolato “Il caso ESP”. Negli anni, i file del film e dei programmi televisivi scomparvero misteriosamente.

La principale applicazione odierna sarebbero le scommesse sportive e diverse persone sostengono di sbarcare il lunario con tale attività (R. Targ, 2017, pag. 146-147).

Le capacità medianiche furono anche applicate in altri e svariati contesti. Da annoverare che C. Leadbeater e A. Besant della Theosophical Society in India, eseguirono un sorprendente esame psichico al microscopio della struttura interna di molti atomi della tavola periodica. Besant pubblicò il suo “esame psichico” in un articolo intitolato Occult Chemistry (Chimica Occulta) nella rivista Lucifer nel 1895.

Nel 1907 tali autori furono i primi a descrivere due delle tre forme isotopiche dell’idrogeno, sei anni prima che F. Soddy ipotizzasse che potevano persino esserci cose come isotopi! (R. Targ, 2017, p. 202).

1 Le aree del cervello che sono più attive hanno livelli di ossigenazione nel sangue più alti rispetto alle porzione del cervello meno attive (BOLD: Blood Oxygeneration Level Dependent).

(continua) …

La nuova frontiera dell’Anima, tra Psicologia e Fisica.

La nuova frontiera dell’Anima, tra Psicologia e Fisica.

La vita è un’armoniosa connessione sincronica tra la materia del nostro corpo e la sostanza eterna del nostro spirito!
Occorre superare la nostra visione causale delle cose e accettare un possibile connubio tra psicologia del profondo e fisica. Questa è la nuova frontiera della nostra anima e non solo …
Il nostro universo avrebbe, infatti, una struttura quaternaria, così come ipotizzato da Jung e dal fisico Pauli: un continum psichico, ovvero spazio-tempo, casualità-sincronicità.

È stato dimostrato che il pensiero umano, sia dei singoli che di una collettività, è in grado di influenzare un generatore di numeri casuali (Princeton Engineering Anomalies Research Lab), inoltre, la presenza di una persona con particolari intenzioni mentali attiva alcuni stati psichici che determinano l’accadimento di eventi coincidenti-sincronici.
È proprio un esempio palese di come un osservatore che interagisce con l’osservato, determina il comportamento dell’osservato!


È interessante è alquanto suggestivo evidenziare che nel misticismo tibetano esiste la parola “tulpa”, ovvero un individuo o un oggetto che viene creato solo con il potere della mente. Esso è la materializzazione di un pensiero che ha preso una forma fisica.

Se ciò non bastasse a spingerci a pensare che in fondo le cose potrebbero essere molto differenti da come ce le rappresentiamo, si è scoperto e dimostrato che persone che sono in empatia, simpatia, connessione, hanno tracciati elettroencefalografici identici, ovvero le onde cerebrali prodotte dai loro emisferi si sincronizzano a vicenda! Si parla, in questo caso, di sincronicità neuropsichica.


Il concetto di “sintonia” è presente in realtà anche nel mondo animale. La “risonanza morfica” è un meccanismo tramite il quale quando un certo gruppo animale o umano acquisisce alcune proprietà comportamentali, psicologiche, organiche, queste si trasmettono sincronicamente agli altri membri della stessa specie. Non solo le azioni ma anche i pensieri verrebbero trasferiti, proprio come una sorta di fenomeno telepatico!

Esisterebbe, dunque, una memoria collettiva specifica per ogni specie biologica. Tale memoria non risiederebbe però nel nostro caro cervello, ma in una zona simile all’inconscio collettivo di Jung.
Il cervello si comporterebbe esattamente come un ologramma, ovvero come un sistema in grado di decodificare alcune frequenze grezze provenienti da una dimensione al di là dello spazio e del tempo, rappresentata da un “contenitore” di informazioni e memoria.

Come direbbe Chopra, la vita ci appare casuale solo alla superficie, ma a un livello più profondo essa è completamente organizzata. Le coincidenze, allora, non andrebbero ignorate, né temute, ma ascoltate e comprese poiché pregne di insegnamenti e significati profondi.
“Akasha” è una parola in sanscrito che rappresenta lo spazio o il cielo e che intende significare una zona al di là dello spazio e del tempo dove albergano lo spirito umano e la sua anima, insieme all’energia che lo avvolge.
Può apparire ottimisticamente poetica tale visione dell’universo e dell’esistenza o, appunto, visionaria, ma grazie al connubio tra le diverse scienze (psicologia e fisica in primis) tali realtà sembrerebbero alquanto plausibili … Non ci resta che approfondire!

Fonte: Sincronicità. Massimo Teodorani. Macro edizioni, 2017.

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