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Il Vostro TERMOMETRO DELLO STRESS

 

Il vostro Termometro dello Stress

Gli antichi Greci credevano che l’agitazione, le palpitazioni, l’affanno tipici di una condizione di stress dipendessero dagli dei, che li invitavano agli uomini per vendicarsi di essere stati trascurati! Sarebbe alquanto affascinante ma, purtroppo, non è così …

Lo stress è una forma di adattamento ed è anche strategico per la vita degli esseri umani come per gli altri animali. Non è sicuramente una malattia ma può causare serie problematiche psicofisiche se non riconosciuto o se “supera” alcuni livelli. Oggi, sappiamo che elevati livelli di stress protratto possono addirittura modificare il DNA!

Di seguito trovi un piccolo e pratico “termometro dello stress”. È composto da 12 sintomi psicofisici. Rispondi con quale frequenza si sono manifestati negli ultimi 3 mesi.
Molto frequentemente: 6 punti
Frequentemente: 5 punti
Talvolta: 4 punti
Raramente: 3 punti
Molto raramente : 2 punti
Mai: 1 punto


1. Impossibilità di addormentarsi o di dormire senza interruzioni
2. Mal di testa o dolori alla testa
3. Indigestione o nausea
4. Sentirsi stanco, esausto senza apparente motivo
5. Tendenza a mangiare, bere, fumare più del solito
6. Diminuzione del desiderio sessuale
7. Mancanza di respiro o senso di vertigine
8. Diminuzione o aumento dell’appetito
9. Tremori muscolari
10. Sensazione di avere punture, fitte sul corpo
11. Sensazione di non avere voglia di alzarsi dal letto la mattina
12. Tendenza a sudare o sensazione che il cuore batta forte

Dopo aver fatto la somma, se avete ottenuto un punteggio superiorere a 36, forse è il caso di fermarsi e di approfondire!

A seconda del livello di stress, esistono strategie o piccoli esercizi che possiamo fare per ridurre la nostra “soglia”. Tra questi, imparare e applicare la “Formula 6+2=8” potrebbe già essere risolutivo. Rallentate la vostra respirazione e cercate, con l’allenamento, di Inspirare per 6 secondi, Bloccate il respiro per 2 secondi ed Espirate per 8 secondi. È sufficiente ripetere questo esercizio per soli 10 minuti, magari la mattina e prima di andare a dormire. Ma per credere, dovete e potete provare! Allenatevi prima in un posto tranquillo, assicurandovi di non essere disturbati. Vi garantisco che dopo un po’ riuscirete a rilassarvi anche nel traffico!

10 motivi per aver paura dello Stress

Lo stress non è una malattia ma può causare diversi problemi psicofisici, soprattutto se intenso e prolungato nel tempo. Sottovalutare o sottostimare il nostro livello di stress può essere alquanto rischioso.
1. La ricerca scientifica sottolinea che lo stress riduce la risposta immunitaria. La tensione continua, infatti, provoca un maggior rilascio di catecolamine, ormoni che in dosi elevate, modificano la capacità di reazione degli anticorpi.

2. Le persone stressate che dimagriscono sono pochissime! Lo stress altera i processi di elaborazione dei grassi. Inoltre, si attiverebbe una particolare proteina che frena il metabolismo e implementa la fame proprio di cibi grassi.
3. Con lo stress arrivano più facilmente anche acne, orticaria, dermatiti ma anche maggior indebolimento dei capelli, debolezza delle unghie, alopecia.

4. Lo stress intenso agisce negativamente sull’ippocampo, zona del cervello deputata alla memoria a breve termine. Cominciamo, quindi, a non ricordare informazioni immagazzinate anche poco tempo prima.
5. Le pareti delle arterie e dei capillari si inspessiscono a causa dello stress e si formano con molta frequenza le placche aterosclerotiche. Livelli elevati di cortisolo, inoltre, aumentano il colesterolo.

6.7. La persona stressata è anche più esposta a disturbi respiratori e allergie, inoltre, colite, gastrite, ulcera rappresentano il risultato di uno stato infiammatorio dovuto a stress. La persona stressata mangia più in fretta e digerisce male, a causa dell’alterazione nella produzione di succhi gastrici che, in eccesso, intaccano le pareti dello stomaco. Aumenterebbero, inoltre, la motilità dell’intestino e l’accumulo di grassi epatici.

8.9. Calo della libido, alterazioni del ciclo mestruale, diminuzione della fertilità sono altre conseguenze dei livelli elevati di stress. Da annoverare anche l’aumento dei dolori alle ossa e il deterioramento delle cartilageni.
10. Se ancora non bastasse quanto elencato, per sensibilizzare tutti sul pericolo dello stress, oggi, sappiamo che livelli elevati sollecitano i neuroni e ne aumentano la reattività, logorando progressivamente i tessuti cerebrali e deteriorando le performances cognitive. Inoltre, il cortisolo in eccesso, ha un’azione distruttiva sul DNA, accorciando i cromosomi e facendo morire prima le cellule. Nello specifico, lo stress inciderebbe sui telomeri (cappucci che proteggono i cromosomi), non offrendo così un’adeguata protezione al materiale genetico. Le cellule invecchiano prima e muoiono.

L’elenco, non esaustivo,  appare comunque sufficiente per prendere coscienza della reale gravità delle conseguenze generate dallo stress. Conoscenza e prevenzione diventano tappe obbligate per tutti!
Fonte: Riza Dossier, febbraio, marzo 2017.

Controllo dello Stress MIrco Turco

Nella parola “STRESS”, la formula segreta per prevenirlo e affrontarlo

 

 

Controllo dello Stress MIrco TurcoDa svariati anni la ricerca scientifica cerca di dettare dei rimedi, consigli o strategie su come affrontare e gestire lo STRESS. Ognuno di noi sa benissimo che di per sé, un certo livello di stress è positivo, poiché ci aiuta ad essere più attenti, concentrati e “motivati”; migliora cioè la performance! Al pari, se superiamo la fatidica “soglia dello stress”, cominciamo a fare i conti con stanchezza, demotivazione, malanni fisici e psichici, scarsi risultati.

In questa ottica, chiara e risonante per tutti, la solita e giusta domanda è sempre la stessa: come faccio a ridurre o ad affrontare lo stress negativo? Le risposte date ad oggi, non sembrano fare molta “presa” sulle persone, un po’ per la complessità dei possibili interventi e un po’, forse, per pigrizia umana!

Vorrei darvi, così, un facile  schema generale che potete utilizzare per affrontare le situazioni stressogene e per assumere, progressivamente da subito, una vera e propria forma mentis antistress …

Nel termine S-T-R-E-S-S esiste quindi già un efficace rimedio!

S- SCHEDULING: significa che le vostre attività vanno programmate con attenzione, significa che anche gli obiettivi che volete raggiungere vanno ben identificati e che soprattutto ciò che volete può essere programmato in base a come siete fatti e alla realtà che vivete. Significa che non dobbiamo bombardarci di mille cose che dobbiamo fare, quando in realtà è impossibile fare bene ogni cosa. S, significa, quindi programmare e programmarci intelligentemente.

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T- TREAT YOUR BODY WELL: tratta bene il tuo corpo! Significa prenditi cura del tuo fisico, attraverso lo sport e una sana alimentazione. Nell’epoca delle varie filosofie e pseudoscienze newage, non scordiamo che siamo anche corpo e che è importante prendersene sapientemente  cura. Ricorda che non basta iscriversi in palestra, devi anche frequentarla! Rispetta un piano alimentare equilibrato, senza eccedere, rispettando il tuo corpo.

dimmi come cammini e ti dirò chi sei mirco turco

R- RELAX: ormai c’è una svalutazione del termine, eppure, molte persone non sanno cosa significa rilassarsi. Allentare le tensioni fisiche e psichiche è oltremodo obbligatorio. Scegli una qualsiasi attività, tra le infinite, che ti distende maggiormente; un’attività che ti permette di “staccare la spina”. Può essere una qualsiasi cosa, dalla più semplice alla più complessa ma deve essere una Tua attività: dallo sport, all’arte, dalla pesca, alla cucina, al semplice passeggiare tra la natura. Coltiva costantemente questa attività.

E- EXPECTATIONS: aspettarsi eccessivamente da noi stessi e dagli altri è un grosso errore. Il perfezionismo genera ansia e persone infelici. Noi siamo soggetti ad errore. È un dato di realtà che sovente ignoriamo. Se un minimo di aspettativa può essere utile e normale, l’anticipazione eccessiva degli accadimenti futuri, prima del loro verificarsi, genera anche apprensione ed ansia. Il perfezionismo genera spesso situazioni conflittuali tra mete prefissate e la possibilità reale per attuarle.

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S- SLEEP: dormire, riposare in modo costante è fondamentale. Il nostro corpo e la nostra mente necessitano di un sonno ristoratore. Le famose 7 ore circa sono indispensabili. Conosco  persone che dicono di dormire molto poco e di “funzionare” molto bene, anzi meglio. È un’illusione. La deprivazione del sonno genera disturbi del comportamento. Occorre quindi riposare sempre sufficientemente ma al pari, non eccedere. Dormire poco o dormire molto non fa mai bene!

Antistress

S- SMILE: quante volte sorridi al giorno? Sorridere è indispensabile nella nostra vita. Il sorriso scatena una tempesta biochimica che fa solo bene. Se sorridi ad un tuo problema, puoi anche affrontarlo. L’eccesso di serietà ed ombrosita’ costituiscono solo ostacoli per te stesso e per la relazione con il mondo. Sorridere implica l’utilizzo di un numero minore di muscoli facciali rispetto a quando siamo incupiti o tristi. Sorridi quindi e circondati di persone sorridenti!

Dottor Mirco Turco Criminologo
Ora che avete un piano schematico, pragmatico, sensato ed operativo, vi rimane solo di adottarlo ed attuarlo. Visualizzate sempre il vostro focus e … perseverate!

Stress e Cardiopatie

Diverse ricerche e studi specialistici affermano, già da alcuni anni, che lo Stress non va sottovalutato. L’espressione “… è solo stress …” è tutt’altro che innocua e nessun medico, né specialista, dovrebbe assumere un atteggiamento superficiale quando “riscontra”, appunto, un certo livello di stress nel proprio paziente.

Le evidenze scientifiche riguardano, inoltre, la correlazione tra disagio psicologico e salute cardiaca: ansia, depressione e quindi stress  sono stati identificati  come  fattore di rischio  per la cardiopatia ischemica. Forse, non è un caso che almeno il 50% dei pazienti con infarto ha avuto precedenti di depressione (studio Interheart). Lo studio in questione ha analizzato i dati di oltre 26mila soggetti provenienti da più parti del mondo e si è concentrato principalmente su alcuni Stress Psicosociali, tra cui, stress familiare, lavorativo e finanziario.
Tutti i fattori di stress sono risultati associati all’infarto miocardico!
Lo stress agirebbe come un vero e proprio “mediatore biochimico” interferendo con la coagulazione del sangue e l’aggregazione delle piastrine, determinando un’ostruzione coronarica e portando all’infarto del miocardio.

Il lavoro è causa di stress per almeno il 60% della popolazione mondiale e lavorare troppo fa male! “Se il vostro paziente parla troppo di lavoro, dovreste subito prescrivere una vacanza”. Tale assunzione dovrebbe essere incisa, a caratteri cubitali, sulle pareti di tutti gli studi di medicina di base.
Secondo una ricerca della Ohio State University, le donne impegnate eccessivamente da un punto nei vista professionale rischiano di più di avere problematiche di salute: superare le 40 ore settimanali aumenterebbe il rischio di diabete, tumore, cardiopatie, artriti. Ovviamente, gli uomini non sono indenni.  Superare le 50 ore (per uomini e donne) significherebbe anche incorrere maggiormente in un ictus.

Il lavoro può dunque diventare una trappola mortale!

Combat Stress

Il termine STRESS indica uno stato di tensione, ansia o preoccupazione che determina un malessere diffuso associato a conseguenze progressivamente negative per l’organismo e per lo stato emotivo del soggetto.

Lo stress può essere considerato anche come un rapporto complesso tra soggetto e ambiente. Notoriamente, sono 3 le fasi tipiche dello stress:

  1. Fase di allarme, in cui si mobilitano le risorse.
  2. Fase di resistenza, in cui si controlla lo stress.
  3. Fase di esaurimento, in cui vengono consumate le riserve.

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Conoscere e gestire lo stress è fondamentale anche in caso di Difesa Personale. Troppo stress riduce, in ogni caso, qualsiasi tipo di performance, così come bassi livelli di stress inducono una sorta di demotivazione. È necessario, quindi, un livello di stress ottimale.

Ai fini della prevenzione del rischio e della riduzione delle minacce, è auspicabile un repertorio comportamentale che ogni professionista ma anche ogni cittadino dovrebbe conoscere e implementare:

  • Assumere atteggiamento riservato.
  • Attuare una “scansione” dell’ambiente.
  • Consolidare il “diritto alla difesa”.
  • Ridurre gli atti impulsivi.
  • Eliminare progressivamente l’improvvisazione.

La mentalità difensiva ci permette di evitare situazioni oggettivamente rischiose. Le abitudini, le ripetizioni, la routine, rendono le persone facilmente identificabili, vulnerabili e prevedibili. Altri atteggiamenti da sviluppare sono:

  • Osservare e monitorare.
  • Gestire la sfera territoriale.
  • Conoscere rituali che aumentano o riducono l’aggressività.
  • Individuare le fonti di pericolo e le vie di fuga.
  • Gestire i segnali di eccitamento e sottomissione.
  • Creare diversivi.

Ogni professionista che si occupa di difesa personale o comunque di sicurezza e ogni persona che si avvicina a tali settori deve necessariamente conoscere quali possono essere le alterazioni percettive e cognitive sotto stress acuto. Si parla proprio di CSR, Combat Stress Reaction che comporta, di fatto, non subire passivamente, le reazioni fisiologiche ed emotive scatenate da stress e paura.

Gli studi di settore e l’analisi statistica, evidenziano l’insorgenza di alcune reazioni tipiche in caso di combattimento sotto stress:

  • Udito ridotto.
  • Tunnel vision.
  • Sensazione di pilota automatico.
  • Percezione del tempo rallentato.
  • Alterazioni della memoria.
  • Dissociazione.
  • Suoni amplificati.
  • Paralisi temporanea.

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Da un punto di vista fisiologico, è di notevole rilevanza considerare come l’alterazione di alcuni parametri fisiologici (es. bpm), inficia la performance generale del soggetto. Ad esempio:

80 bpm – frequenza normale.
115 bpm – deterioramento delle abilità motorie fini.
145 bpm – deterioramento delle abilità motorie complesse.
175 bpm – deterioramento dei processi cognitivi , vasocostrizione, perdita della visione periferica, effetto tunnel , perdita della percezione profondità/distanza , esclusione uditiva.
oltre i 175 bpm: – reazioni irrazionali di attacco e fuga , paralisi, perdita del controllo di svinteri/vescica , attività motorie grossolane.

Questi sintomi/effetti sono specifici dello stress da combattimento e non compaiono affatto in
altre forme di stress, come per esempio nel combattimento sportivo o nello sport intenso!

Un settore molto importante, sicuramente da approfondire in ottica prevenzione e sicurezza è la stenografia percettiva che trae origine da alcuni studi condotti dal FBI circa il modo in cui, alcuni operatori, subiscono aggressioni, anche gravi.

Il nostro cervello è bombardato da miliardi di stimoli e per “economia” abbiamo la necessità di categorizzare e schematizzare ogni cosa. Spesso, compiamo però degli errori, anche nel modo in cui elaboriamo certe informazioni.

Si è appurato, ad esempio, che almeno il 60% degli aggrediti non si è accorto che stava avvenendo un’aggressione. Di contro, la stragrande maggioranza degli aggressori sostenevano che erano convinti di cogliere alla sprovvista i malcapitati. Compiamo quindi, sovente, azioni ingenue che ci “predispongono” a diventare vittime.

Uno studio degli anni ‘90 mise in evidenza che il 75% di operatori di polizia, che avevano subito aggressioni e ferite anche mortali, erano a circa 10 piedi dall’aggressore. Si parla, infatti, di Killing zone. Quali percezioni o distorsioni li hanno portati nella Killing zone?

Una volta elaborata l’informazione di “non pericolo”, mente e corpo diventano  più lenti. Cambiare rotta diventa così più faticoso!

Il fenomeno della stenografia percettiva si verifica, ad esempio, quando incontriamo persone conosciute o note e con persone che sino a quel momento hanno dimostrato certi atteggiamenti classificati come “innocui”. È naturale ma comunque errato “abbassare la guardia”. In tali errori cadono spesso anche le forze di polizia. Occorre, quindi, conservare sempre un atteggiamento di allerta, anche nei confronti di soggetti noti, poiché il comportamento umano ha sempre una percentuale di imprevedibilità.
Il combattimento che si vince realmente però è sempre quello che si riesce ad evitare!

Paura Ipnosi Mirco Turco Psicologo Spiegazione

Paura dell’Ipnosi? Scopriamo che cos’è

Paura Ipnosi Mirco Turco Psicologo Spiegazione

L’ipnosi è modificazione transitoria di stati fisiologici e di sensazioni, di percezioni, pensieri, memorie e comportamenti. Durante l’ipnosi si assiste ad una modificazione temporanea e funzionale delle sensazioni, delle percezioni, dei pensieri, della consapevolezza, della memoria e dei comportamenti. La trance ipnotica è strettamente correlata alla fisiologia ed alla struttura del sistema nervoso centrale ed autonomo ed è connessa con tratti personologici, con le aspettative del soggetto, con il contesto e con la qualità della relazione con l’ipnotista (Arnold, 1988; De Benedittis, 1980; Del Castello e Casilli, 2007, Erickson e Rossi, 1982; Loriedo et al, 2002; Pacori, 2009; Rossi, 1989; Turco, 2011).

L’ipnosi non è …

  • Una forma di manipolazione mentale
  • Uno stato di sonno profondo
  • Una forma di persuasione
  • Uno stato di completa impotenza

L’ipnosi è …

  • UNO STATO NATURALE
  • UNA STRATEGIA PER MOBILITARE LE RISORSE INCONSCE
  • UNA FORMA ELETTIVA DI COMUNICAZIONE

Inoltre …

  • L’ipnosi non è controproducente
  • L’ipnosi non crea dipendenza
  • La maggioranza delle persone può essere ipnotizzata
  • Indipendentemente dalle applicazioni, l’ipnosi è rigenerante
  • La persona non può rimanere “intrappolata” nello stato di ipnosi
  • La persona non perde coscienza

L’ipnosi è utile e può essere applicata per …

  • La maggior parte dei disturbi psicosomatici
  • (Disturbi della pelle, Algie, Gastriti, …)
  • Stress e Ansia
  • Paure, panico, fobie
  • Disturbi nella sfera alimentare
  • Stati depressivi
  • Comportamenti viziosi (fumo, alcool, iperfagia, diete, …)
  • L’ipnosi si utilizza anche in ambito medico

Durata dell’ipnosi: variabile, da pochi minuti ad ore. Ognuno di noi ha una sua personale suscettibilità ipnotica.

Spirito del Tempo. Acrilico su tela. 60×80.2014
Spirito del Tempo. Acrilico su tela. 60×80.2014

Segni esteriori, fisiologicamente dimostrabili:

  • Inerzia psicomotoria
  • Sospensione della mobilità
  • Movimenti riflessi
  • Prevalenza di movimenti del lato non dominante del corpo
  • Barcollamento
  • Catalessia
  • Riduzione tono muscolare
  • Arrossamento tessuti
  • Maggiore visibilità vene
  • Contrazioni
  • Cedimenti delle ginocchia
  • Reclinamento della testa
  • Atonia e inespressività del volto
  • Impallidimento
  • Attenuazione pieghe del volto
  • Simmetria
  • Broncio
  • Decontrazione della mascella
  • Schiudersi delle labbra
  • Tremolii e tic alle labbra
  • Assenza o attenuazione reazioni d’allarme
  • Vibrazione palpebre
  • Riduzione drastica deglutizione

Indici al risveglio …

  • Disorientamento
  • Difficoltà di equilibrio
  • Passività
  • Sonnolenza
  • Confusione
  • Alterazione senso del tempo
  • Esperienze riferite alterazione coscienza

Lo stato ipnotico e’ una realtà neurofisiologica che non può essere ottenuta nè con l’immaginazione guidata nè tanto meno con la simulazione controllata. I dati raccolti derivano da osservazioni umane, strumentali indirette (EEG), e strumentali dirette (neuro- imaging, PET, risonanza magnetica, ecc.).

L’ipnosi coinvolge aspetti neuro-psico-fisiologicied è al contempo una relazione interpersonale particolarissima con coinvolgimento del sistema neurovegetativo, sistema neuroendocrino e sistema immunitario.

Potenzialità …

  • Modificare la percezione del mondo esterno
  • Percezione stimoli nuovi
  • Non percepire stimoli presenti
  • Modificazione del vissuto sensoriale
  • Variazioni schema corporeo
  • Controllo del dolore
  • Facilitazione dell’introspezione
  • Amplificazione e riduzione sensazioni corporee
  • Modificazione dei significati che il soggetto ha dato alle sue passate esperienze
  • Variazioni spazio-tempo
  • Apprendimento o riduzione tonalità e risonanze emotive

Cosa succede durante l’ipnosi?

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  • Nella fase induttiva, si verifica un cambiamento dello stato di coscienza con accentuata presenza di onde alfa.
  • Successivamente, in fase più profonda, vi è un predominio di onde theta (onde che precedono il sonno, fase ipnagogica).
  • Questo stato perdura per tutta la durata dell’ipnosi … Durante questo passaggio la persona vive una destrutturazione del suo stato di coscienza, può avvertire sensazioni di spersonalizzazione o irrealtà. Lo schema del corpo può alterarsi … la persona comincia a far fatica a seguire l’ipnotista. In questa fase si può utilizzare il linguaggio metaforico proprio perché l’emisfero dx è diventato dominante.

In quei momenti le persone (…) tendono a fissare lo sguardo (…) possono chiudere gli occhi, immobilizzare il corpo, reprimere certi riflessi e sembrano momentaneamente dimentiche di tutto ciò che le circonda, sino a quando non abbiano completato la loro ricerca interiore” . (M. Erickson).

Ipnosi e Profondità …

In generale, in base alla “profondità della trance”, si possono distinguere:

  • stati ipnoidi (pesantezza, rilassamento, chiusura delle palpebre);
  • trance leggera (catalessi);
  • trance media (amnesie, anestesie, …);
  • trance profonda (amnesia e anestesia completa, sonnambulismo, allucinazioni).
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Sessione di Ipnosi Ericsoniana di Gruppo

Applicabilità …

Le difficoltà che si possono riscontrare nell’applicare l’ipnosi possono essere svariate, ma sovente, sono legate al rapporto tra ipnotista e ipnotizzato. In genere, infatti, tutti siamo ipnotizzabili, pur se si registra una percentuale di soggetti resistenti. Altre difficoltà sono legate alla personalità del soggetto che si intende ipnotizzare e/o all’eventuale presenza di psicopatologie conclamate di tipo psicotico ( pur se esistono ricerche sull’ipnosi applicata con soggetti schizofrenici). L’alterazione dovuta a sostanze psicotrope è, inoltre, quasi sempre incompatibile con la tecnica ipnotica.

GUARDA IL VIDEO

 

Parte l’Unique Antistress Quality

UNIQUE ANTISTRESS QUALITY®

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IL BENESSERE A MISURA DELLE AZIENDE

A Maggio, nell’ambito dell’ Offerta Antistress “International Wellbeing Meeting Point in Salento”, l’ecoresort Iberotel Apulia ospiterà il workshop dedicato alla presentazione del New Antistress Brand “Unique Antistress Quality”, iniziativa organizzata da Antistress Academy. Dal 20 al 23 Maggio, al via il nuovo focus sul wellness per le aziende, per supportare comportamenti di sano relax e benessere e migliorare la produttività durante il lavoro. Operatori del benessere e massimi esponenti aziendali si incontreranno in Iberotel Apulia per la presentazione di   “Unique Antistress Quality” …

… un’occasione da non perdere per rigenerare spirito e corpo e certificare le aziende in materia antistress.

Il 21 e 22 maggio 2016 avverrà luogo nel Salento, a Marina di Ugento, la presentazione del nuovo sistema di certificazione che rappresenterà un innovativo brand nel settore ospitality e in quello corporate. Il brand nasce in seno all’Antistress Academy, accademia ufficiale di Unique Antistress Resorts in the world, con sede in Puglia presso l’ecoresort Iberotel Apulia e vanta la presenza straordinaria di ospiti d’eccezione nel segmento scientifico e didattico:

  • HARALD EGE  – Psicologo del Lavoro, Autore del metodo Ege sulla valutazione del danno da mobbing
  • ROBERTA BRUZZONE – Psicologo forense e Criminologo investigativo e noto personaggio televisivo
  • CARLA PETRACHI & ANDREA LUPERTO – Artisti salentini di pizzica, pianista classica e jazz e compositore musicale
  • EMMA FORREST – Ricercatrice senior nel settore farmaceutico
  • MICHELE GIURGOLA – Campione apneista italiano e maestro terapista yoga
  • PATRIZIA CALDARAZZO – Ricercatrice e consulente per la selezione personale di figure manageriali
  • JASON CHAN & WAI SUM CHAN – Maestri infinite Tai Chi, guaritori spirituali a capo di “Infinite Arts”
  • DELIA PROIETTO – Promotore editoriale & Events manager “All About Italy”
  • ELISABETTA PASCA – Redattrice magazine “Uomini & Donne della Comunicazione
  • GIORGIO BARTOLOMUCCI – Direttore Editoriale rivista di settore “Area Wellness”.

L’iniziativa è organizzata e monitorata dal team dell’ Antistress Academy, con la guida speciale di Simon Elliott, Antistress Coach, Mirco Turco, Responsabile di progetto, Myra Evens, Mindfulness Coach e Paola Di Giambattista, Food therapy Consultant.    Il programma vanta la presenza straordinaria dei top influencer della stampa estera e italiana. Durante gli stessi giorni, saranno presenti i rappresentanti di molte aziende importanti, tra le quali Parmalat, Carl Zeiss e Roche.

Prossimo appuntamento Settembre, con la partenza ufficiale dei primi corsi e training, organizzati dall’ Antistress Academy. Un ricco programma di seminari e briefing, diretti al corporate, coinvolgerà stakeholders e i rispettivi market place con finale attestazione e certificazione “Unique Antistress Quality”.

Gli ingredienti per il successo ci sono tutti: una location prestigiosa, istruttori e docenti di provata esperienza e la giusta atmosfera dove realizzare un percorso di crescita psico-fisica ed emotiva, in chiave MICE  per meetings, incentives e conferenze e con la giusta dose di relax e benessere.

 

Iberotel Apulia Antistress Resort

iberotel apuliaa antistress resort

Via Vicinale Fontanelle

Casella Postale 106

I-73059 Marina di Ugento (LE)

T +39 0833 931002

F +39 0833 933646

EMDR – Movimento degli occhi e Trauma

Il movimento degli occhi nell’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione tramite i Movimenti Oculari) consiste in un …

Il Protocollo EMDR

L’EMDR si basa sull’idea che i traumi non elaborati possano rimanere “bloccati” nel sistema nervoso, …

Che cos’è l’EMDR

Che cos’è? L’EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing, è una tecnica psicologica e psicoterapica …