Tag: <span>Pediatria</span>

Ipnosi e Bambini

L’ipnosi moderna come pratica clinica con i bambini emerge in Europa nel diciottesimo secolo, ma abbiamo testimonianze anche più antiche e  riferimenti biblici. La nascita dell’interesse “moderno” per l’ipnosi infantile in campo scientifico viene conclamata con la pubblicazione su Science nel 1891 di un articolo di Baldwin, intitolato Suggestion in Infancy. Nel corso degli anni aumenta l’utilizzo dell’ipnosi e Milton Erickson descrive dettagliatamente le sue procedure di ipnosi naturalistica applicata ai disturbi infantili.

La trance ipnotica, come “stato di maggior consapevolezza e responsività” sembra incontrare facilmente il mondo infantile, caratterizzato da una naturale propensione alla curiosità e all’immaginazione. Lo stato ipnotico, infatti, è più facilmente raggiungibile in età pediatrica, in cui il rapporto con la realtà è caratterizzato maggiormente dall’assenza di pregiudizi.

L’ipnosi clinica pediatrica è diventata sempre più rilevante negli anni, poiché agisce sulle abilità di autoregolazione delle emozioni e delle cognizioni, oltre ad essere utile per focalizzare meglio l’attenzione, per promuovere autostima e autoefficacia e per migliorare l’immagine di sé stessi. Ma l’ipnosi è anche strumento per affrontare problematiche e disturbi più complessi. La terapia ipnotica risulta efficace per il trattamento di disturbi dello sviluppo e delle problematiche infantili e adolescenziali in differenti aree:

  • disturbi d’ansia e fobie,
  • disturbi da stress post traumatico,
  • disturbi ossessivo compulsivi,
  • disturbi psicosomatici,
  • dolore e pratiche di emergenze chirurgiche,
  • disturbi del neurosviluppo,
  • disturbi dell’apprendimento,
  • disturbi dell’attenzione e iperattività,
  • disturbi dello spettro autistico,
  • balbuzie,
  • mutismo selettivo,
  • disturbi da tic,
  • enuresi, …

I bambini vivono delle esperienze ipnotiche durante le loro attività preferite e tali momenti possono essere utilizzati strategicamente dal clinico per l’intervento creato “su misura”, senza la necessità di induzioni dirette. In ogni caso, le tecniche vanno adattate al livello di sviluppo e alle capacità del singolo bambino, in considerazione anche delle sue caratteristiche personali e delle possibilità di comprensione.

L’ipnosi è un tipo di terapia breve in grado di fornire consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità, restituendo un senso di padronanza e di competenza e che consente di affrontare e superare i problemi nel modo più utile e creativo. Essa risulta efficace, quindi, anche con i bambini e nel corso dello sviluppo.

Dicono di noi Unique Antistress Quality

Ipnosi e bambini

Dicono di noi Unique Antistress Quality

IPNOSI E BAMBINI

La terapia ipnotica con i bambini non è differente da quella con gli adulti ma, di certo, è il modo di somministrarla che ovviamente cambia!

Il bambino ha una generale curiosità verso il nuovo, è un esploratore instancabile e desidera fare sempre nuove esperienze. La sua predisposizione a nuovi apprendimenti lo rende un “buon soggetto ipnotico”.

Il chirurgo che dice al bambino di 4 anni “… adesso questo non ti fa male, non è vero?”, sbaglia già da subito. Diverso è dire “… adesso questo potrebbe farti male, ma credo che tu possa fermare un bel po’ del male, forse anche tutto …”. In questo secondo caso siamo davanti ad una frase “ipnotica”! “… può darsi che tra poco il dolore svanisca, tra un minuto o due” è un altro esempio suggestivo.

In sostanza, con il bambino, difficilmente useremo una tecnica formale o ritualizzata di ipnosi. Egli ha una grande capacità eidetica, una naturale fame di imparare e una necessità di partecipare alle diverse attività di finzione, imitazione e immaginazione.

La tecnica ipnotica, ovviamente, va spiegata in primis ai genitori come una strategia naturale e non artificiosa, come una comunicazione ecologica   e quindi non invasiva.

Luca, un bambino di 7 anni, soffre di emicrania (lato dx). Giunge con la madre che spiega genericamente la situazione e tutti gli esami clinici  effettuati che escludono possibili patologie rilevanti da un punto di vista medico. La mia attenzione è focalizzata sul bambino, per creare, da subito, rapport, anche con un “gioco di faccine” o comunque tramite mirroring (rispecchiamento). Faccio parlare poi Luca del “suo mal di testa”. Prontamente reagisce e interagisce, mostrando, ovviamente, predisposizione all’immaginazione. Insieme, con tecniche ipnotiche conversazionali, “costruiamo” un supereroe, Mister x, che da quel momento, sarà sempre al suo fianco (dx) e interverrà, con le sue armi magiche, all’occorrenza.

… il dolore viene immaginato da Luca come una nuvoletta grigia che si avvicina ed entra nella sua testa ma ora, con Mister x, quella nuvoletta “sarà cacciata via e ridotta a pezzettini bianchi, spazzati via e allontanati dal potere del vento”.

Con due sedute ipnotiche l’emicrania di Luca è scomparsa. I genitori hanno appreso che il dolore non ha solo cause organiche!

Giulia, una ragazzina di 9 anni, ha subito un intervento al braccio dx e  lamenta, a distanza di diversi mesi, un dolore ancora forte alla ferita. Appassionata di trucco e profumi, costruisce con la sua fervida immaginazione una “crema curativa”, con proprietà anestetiche, rinfrescanti e rigeneranti! Da quel momento gestirà meglio il dolore che sin dalle prime sedute, si trasforma in un leggero fastidio!

Ricordo ancora un bambino che piangeva sulla spiaggia. La madre non riusciva a calmarlo. Mi avvicinai abbassandomi alla sua altezza con un bicchiere di plastica vuoto … “continua a piangere, lentamente e fallo finché il bicchiere sarà pieno delle tue preziose e giuste lacrime … anzi, forse me ne serviranno 20,25, forse 30 o di meno … mi serviranno per costruire un grande castello di sabbia lì, vicino alla riva, vedi?

Il bambino terminò di piangere istantaneamente e … fece ovviamente il castello insieme a me!
Nell’ipnosi, come nella comunicazione in generale, con i bambini, così come con gli adulti, occorre sempre partire dal grande e naturale bisogno di essere compresi …

EMDR – Movimento degli occhi e Trauma

Il movimento degli occhi nell’EMDR (Desensibilizzazione e Rielaborazione tramite i Movimenti Oculari) consiste in un …

Il Protocollo EMDR

L’EMDR si basa sull’idea che i traumi non elaborati possano rimanere “bloccati” nel sistema nervoso, …

Che cos’è l’EMDR

Che cos’è? L’EMDR, acronimo di Eye Movement Desensitization and Reprocessing, è una tecnica psicologica e psicoterapica …