Sei ipnotizzabile?
La suscettibilità ipnotica o ipnotizzabilità misura la capacità di una persona di essere ipnotizzata e la profondità della trance, nonché la capacità di presentare la fenomenologia tipica della trance. Essa dipende da una capacità immaginativa di stabilire un legame mentale tra soggetto ed oggetto e da una necessaria e direi quasi “obbligatoria” relazione ipnotica.
Secondo recenti studi:
- il 10% delle persone è scarsamente ipnotizzabile
- il 15% delle persone è altamente ipnotizzabile
- il 75% delle persone è mediamente ipnotizzabile
Il livello di ipnotizzabilità non sembra essere una caratteristica di personalità, ma è più qualcosa legato al tempo e alle richieste ambientali. Tale variabilità era riscontrabile sin dai primi studi sull’ipnosi e continua ad esserlo ad oggi. Contrariamente a quanto si possa pensare, le persone altamente ipnotizzabili mostrano al contempo una maggiore abilità attentiva rispetto a coloro che sono scarsamente ipnotizzabili. Possiamo comunque schematizzare affermando che l’ipnotizzabilità è una condizione dinamica dipendente da fattori di ordine neurale, psicologico e sociale.
Determinanti:
- elevati livelli di attività theta
- elevati livelli di connettività strutturale e funzionale tra le aree frontali biemisferiche e tra queste la corteccia cingolata anteriore
- elevati livelli di dopamina e di GABA
- flessibilità cognitiva
La profondità della trance può essere valutata direttamente dal clinico e attraverso misure self-report, ovvero di autovalutazione. Esistono, comunque, scale fenomenologiche valide di misura della trance, basata sul comportamento ipnotico osservabile. Le più diffuse sono la Stanford Scale e La Harvard Scale. Nel modulo A della Stanford Scale, il soggetto è sottoposto ad una serie di prove e a seconda della “risposta”, si assegna un punteggio che va da 1 a 3 se scarsamente suscettibile all’ipnosi, da 4 a 7 livello medio, da 8 a 12 livello alto di suscettibilità ipnotica. Più alto è il punteggio, più elevata è la suggestionabilità ipnotica.
Suggestioni previste:
- oscillazione posturale
- chiusura degli occhi
- abbassamento della mano (sx)
- immobilizzazione (braccio dx)
- immobilizzazione dito della mano
- rigidità del braccio (sx)
- mani che si muovono insieme
- inibizione verbale (nome)
- allucinazione (volare)
- catalessia degli occhi
- comando post-ipnotico (cambio sedia)
- amnesia
Tra le misure di ipnotizzabilità esiste anche l’Hypnotic Induction Profile – HIP, ovvero il test di rovesciamento oculare. Si chiede ad una persona di muovere gli occhi verso l’alto e viene misurato il grado di esposizione visiva dell’iride e della cornea. Maggiore è la superfice della sclera osservabile, più una persona è ipnoticamente suscettibile. La scala è comunque ritenuta scarsamente attendibile.
L’analisi bispettrale e il BIS Index, invece, sono considerati strumenti validi e affidabili di valutazione monitoraggio della trance ipnotitca.
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