
Acrofobia: la paura delle altezze
L’acrofobia è una fobia specifica caratterizzata da una paura intensa e irrazionale delle altezze (es. balconi, scale, tetti, ponti, grattacieli).
Non va confusa con il normale disagio che alcune persone provano in alto: nell’acrofobia, la reazione è sproporzionata e disfunzionale.
Sintomi tipici
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Fisici: vertigini, nausea, sudorazione, tremori, palpitazioni, senso di instabilità
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Cognitivi: pensieri catastrofici (“potrei cadere”, “perderò l’equilibrio”)
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Comportamentali: evitamento di luoghi elevati (scale, balconi, sentieri di montagna)
Possibili cause
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Esperienze traumatiche (cadute, testimoni di incidenti)
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Predisposizione genetica all’ansia
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Apprendimento osservazionale (es. genitori ansiosi)
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Problemi vestibolari (in rari casi)
Trattamenti efficaci 
1. Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT)
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Ristrutturazione dei pensieri irrazionali
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Esposizione graduale all’altezza in vivo o in VR
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Tecniche di gestione dell’ansia
2. Terapia con Realtà Virtuale (VRET)
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Espone gradualmente il paziente a scenari virtuali in altezza
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Ambiante sicuro, controllato, altamente efficace
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Supporta l’esposizione in vivo se inizialmente non tollerabile
3. Altri strumenti complementari
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Mindfulness e Ipnosi
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In alcuni casi: farmaci ansiolitici (solo temporaneamente)
Protocollo VR per Acrofobia (Standard)
Durata media: 6–10 sedute
Frequenza: 1–2 volte a settimana
Seduta tipo: 45–60 minuti
Approccio: CBT + VRET
La acrofobia (o paura delle altezze) è un disturbo d’ansia molto diffuso. A differenza dell’aerofobia, la paura di volare, l’acrofobia concerne una paura o un’ansia marcata, legata ad una varietà di situazioni in cui si è lontani o si perde il contatto con il suolo. AKRON è una App di Realtà Virtuale progettata e realizzata per il trattamento della paura delle altezze tramite l’esposizione del paziente a situazioni temute stimolo-crescenti. Lo scenario di AKRON prevede la possibilità di salire su un ascensore di vetro, piano dopo piano, e di monitorare il livello di attivazione per ogni piano che si raggiunge. Il software consente anche di aggiungere una barriera all’interno dell’ascensore di vetro, qualora l’attivazione dovesse essere eccessiva.
Fonti scientifiche recenti
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Parsons, T. D., & Rizzo, A. A. (2008). Affective outcomes of virtual reality exposure therapy for anxiety and specific phobias: A meta-analysis. Journal of Behavior Therapy and Experimental Psychiatry, 39(3), 250–261. https://doi.org/10.1016/j.jbtep.2007.07.007
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Donker, T., Cornelisz, I., van Klaveren, C., van Straten, A., Carlbring, P., Cuijpers, P., & van der Zanden, R. (2019). Effectiveness of self-guided virtual reality therapy for acrophobia: A randomized controlled trial. Journal of Anxiety Disorders, 61, 63–74. https://doi.org/10.1016/j.janxdis.2018.07.003
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Lindner, P., Miloff, A., Fagernäs, S., Andersen, J., Sigeman, M., Andersson, G., & Carlbring, P. (2021). Therapist-led vs. self-led virtual reality exposure therapy for acrophobia: A randomized controlled non-inferiority trial. NPJ Digital Medicine, 4(1), 2. https://doi.org/10.1038/s41746-020-00304-7
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