Internet Addiction e Ipnosi
La dipendenza di internet non è un fatto recente, sebbene, solo nel 2013, nel DSM (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) si parli di Internet Gaming Disorder, ovvero di un disturbo caratterizzato dall’eccessivo uso di videogiochi con componenti online.
La dipendenza da internet, in realtà, si manifesta anche sotto altre forme: dalla pornografia online, al gioco d’azzardo, sino allo shopping compulsivo.Oggi, infatti, il DSM-V parla di IAD, Internet Addiction Disorder (Disturbo della dipendenza da Internet).
Le persone che sperimentano tali disturbi “vivono” al pari di chi ha un’altra dipendenza, come quella da sostanze e soffrono di veri e propri sintomi di astinenza.
L’ipnosi viene utilizzata da tempo per il trattamento delle dipendenze, inoltre, agisce sulle capacità cognitive della persona, favorendo l’apprendimento. Ne consegue che essa trova spazio anche nelle nuove forme di dipendenza, soprattutto lì dove si riscontri una sproporzione in termini di utilizzo del mezzo informatico/tecnologico.
Per comprendere bene tale disturbo, soprattutto in termini di utilizzo disfunzionale, si può fare riferimento ad una serie di sintomi:
1. necessità di trascorrere un tempo sempre maggiore in rete per trarne soddisfazione;
2. bisogno di navigare per periodi più lunghi di quelli pianificati trascurando gli impegni della vita reale.
Ciò che risulta complicato però è la fase della disconnessione. Quando la persona si trova a dover “spegnere” il tutto, sperimenta sovente ansia, depressione, agitazione psicomotoria, pensieri ossessivi. Si manifestano, inoltre, sintomi fisici quali emicrania, crampi, sudorazione eccessiva, tachicardia, …
L’ipnosi, nel caso dello IAD, agisce sul piano cognitivo, emotivo e comportamentale e come sempre su un piano psicosomatico.
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