Perché facciamo le scelte che facciamo.
Probabilmente, il marketing tradizionale è destinato a fallire! Ma questa non è solo la mia opinione.
Non so se siete al corrente … ma le etichette dissuasive sui pacchetti di sigaretta non funzionano, anzi, stimolano i “centri del desiderio”! Inoltre, sarà una sorpresa scoprire che il pezzetto di lime o limone che mettiamo nella nostra cara birra Corona, che tra l’altro non è messicana, non ha una ragione antropologica né un’utilità salutista o legata alla presunzione di allontanare germi o mosche … è semplicemente uno “scherzo” di uno sconosciuto di qualche anno fa che ha solo pensato …”voglio vedere quanti copieranno quello che faccio”!!!
Voglio ancora illuminarvi dicendo che noi esseri umani non siamo affatto razionali e solitamente, facciamo cose diverse rispetto a quello che diciamo …
Lo sapevate poi che la gente preferisce il gusto della Pepsi ma che di fatto la Coca Cola vince nelle vendite? Questo però non lo dico io o altri studiosi di “economia comportamentale” ma è il
risultato di ricerche condotte con la risonanza magnetica funzionale, ovvero con quello strumento che ci dice se, come, quando e cosa si attiva nel nostro cervello.
Indipendentemente da ciò che volete essere o dalle vostre care convinzioni, sappiate che decidono le Emozioni e sono le Emozioni che danno il valore alle cose!
Desiderate un uovo oggi o una gallina domani? Pur se optate di procrastinare, preferendo la gallina domani, le aree limbiche del cervello si attiveranno maggiormente con l’uovo di oggi!
Preferite una Ferrari o una Mini Cooper? Occhio alla risposta. Il design della Mini attiva una piccola regione nella parte posteriore del cervello, che risponde ai volti. Appare, quindi, come
una “simpatica personcina”!
In fondo, se riflettiamo bene, cosa ci “rimane maggiormente in testa?” Qualcosa che ci coinvolge ovviamente, a meno che non siate un pesciolino rosso con memoria operativa di circa
sette secondi! (significa ricominciare a vivere ogni sette secondi!)
Inoltre, in questo mondo misteriosamente pseudo-equilibrato, reagiamo alle cose anche grazie ai nostri neuroni specchio, dall’empatia allo sbadiglio … ma scendete dalla scala evolutiva,
poiché è una cosa che ci accomuna, ancora una volta, ad altri animali come i cari macachi!
Non so voi … ma io sono veramente stufo, inoltre, quando entro in un negozio e la commessa, carina o brillante che sia, non sorride. Tutti sanno che la gioia e la felicità in un volto influenzano
un acquirente e non solo ma anche la probabilità di ricordare un nome (forse è per questo che devo fare un enorme sforzo!) Addirittura, in tal caso, si “illumina” maggiormente la regione del
cervello associata alle ricompense e quindi si “smuove” la cara dopamina!
Le parole e le frasi positive o se vogliamo, qualsiasi stimolo che sia subliminale o meno, influenzano anche il nostro comportamento nello spazio ma anche questo non lo dico io ma
studiosi eminenti di Harvard che hanno dimostrato, addirittura, che la camminata di anziani esposti a parole positive, migliorava del 10% circa!
E poi, smettiamola di non credere … siamo tutti superstiziosi perché il non esserlo significherebbe rinunciare al controllo delle cose e la nostra fatidica scala dei bisogni
vacillerebbe o scricchiolerebbe … Amiamo quindi la prevedibilità poiché le routine, addirittura, incidono sulla probabilità o meno di contrarre malattie respiratorie e i nostri bambini, proprio con
la routine simil montessoriana, crescono più sani e vanno meglio a scuola!
Credete poi nella fortuna e nella sfortuna? Qualche anno fa a Londra, un venerdì 13 si è registrato un aumento del 51% degli incidenti stradali e del 32% in Germania! E se non siete
ancora convinti, il marchio Kit Kat va molto bene in Giappone perché somiglia all’espressione “vincere senza fallo” … Inoltre, se decidete che qualcosa nella vostra giornata andrà storto,
avrete ragione, così come se decidete che sarà un giorno bellissimo. Questo però, forse, è un altro discorso!
Siete credenti, siete religiosi? La preghiera ha il suo ruolo nella vita e nel mondo ma indipendentemente dalle ispirazioni o vocazioni, le monache presentano una maggiore
attivazione nella zona del cervello che produce le sensazioni di gioia e serenità quando pregano o immaginano una “situazione divina”.
Quando scegliamo qualcosa e quando acquistiamo qualcosa, il nostro cervello è così efficiente che in un paio di secondi decide in base alle esperienze passate, grazie a dei marcatori
somatici che appunto, collegano fatti ed emozioni. Se quando eravate più piccolini vi siete bruciati una manina vicino al forno, saprete di cosa sto parlando …
Inoltre, i nostri carissimi sensi hanno davvero un senso! Se da un lato abbiamo sempre sopravvalutato la vista, sappiate che l’olfatto è molto più strategico. Inoltre, gli odori attivano le
stesse aree cerebrali delle immagini, proprio tramite i neuroni specchio. I recettori degli odori vanno direttamente al nostro sistema limbico, quindi nuovamente emozioni! Occhio allora, anzi
naso, in quei negozi che “spruzzano” fragranze varie, come la vaniglia che ci ricorda tanto il latte materno o il cullare ritmato. I suoni, inoltre, hanno il loro grande effetto e questo è evidente
ma forse non sapete che ad esempio, la musica classica ha fatto diminuire la percentuale di diversi crimini o atti vandalici in alcuni Stati e che se dovete comprare un vino, la musica vi
spingerà a spendere di più.
Ad ogni modo e indipendentemente dalle considerazioni che farete ora, sappiate che purtroppo o per fortuna, siamo “consciamente confusi e inconsciamente controllati”. Informatevi bene
dunque, sul mondo ma soprattutto sulla vostra mente e sul vostro cervello! …
Testo principale di riferimento che consiglio a tutti: Neuromarketing, di Martin Lindstrom.
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