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SoftSkills.Masterclass

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“Soft skills” si traduce comunemente come “competenze trasversali”. Queste sono abilità personali e sociali che consentono di interagire efficacemente con gli altri e di affrontare le sfide della vita quotidiana. Alcuni esempi di competenze trasversali includono la comunicazione, il lavoro di squadra, l’adattabilità, la risoluzione dei problemi, l’intelligenza emotiva, il leadership, la gestione del tempo e le abilità interpersonali. Queste competenze sono fondamentali in diversi contesti, come il lavoro, le relazioni personali e lo sviluppo individuale.

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Riconoscimento della città di LECCE

Ricevere un riconoscimento dalla propria città ha un immenso valore, per due motivi fondamentali: non sempre nessuno è profeta in Patria e soprattutto il riconoscimento dell’importanza della Psicologia e della Criminologia è un segno di profonda evoluzione culturale …

Grazie mille #lecce, grazie infinite Stefano Donno, iQdB edizioni, grazie Horah Ass., grazie ai partecipanti e a coloro che credono nella “mia” Psicologia Pragmatica. Come dico sempre .. “tirate fuori il vostro talento, … tutto il resto è chiacchiera!”
Motivazione del riconoscimento: “Psicologo pragmatico e Criminologo con esperienza pluriennale. Il dr Mirco Turco si è specializzato in diversi campi della Psicologia, privilegiando il benessere individuale, le attività di ricerca e formazione per il lavoro e le risorse umane. Criminologo di alto profilo nella comunicazione strategica e non verbale, nel tempo ha ribadito il suo impegno editoriale e informativo nella divulgazione culturale della Psicologia come Scienza dell’anima sul territorio Salentino, Nazionale e Oltre.”

I Sognatori Creativi

Psicologia e Carattere.

I SOGNATORI CREATIVI”

Ognuno di noi si adatterebbe alla vita in modo differente e tali strategie si edificano già quando siamo molto piccoli (circa 2 anni). Se ad esempio, cresciamo in un ambiente in cui non si preoccupano di noi e delle nostre necessità, se i genitori sono troppo distratti, se riceviamo un’incostanza nelle cure, decidiamo di far fronte alle situazioni da soli. Lo scopo è infatti sopravvivere. Ma come?

Potremmo distaccarci dagli altri e non fare ricorso a nessuno. Banalmente, potremmo anche pensare che non è necessario disturbare gli altri. Addirittura, potremmo attaccare e criticare per gestire e affrontare le difficoltà e i pericoli e quindi osservare il mondo con consequenziale scetticismo, facendoci anche delle idee precostituite e avventate sugli altri. In altri casi, potremmo sviluppare un’attività riflessiva veloce o intelligenza intuitiva istantanea, sempre e comunque per sopravvivere!

In psicologia clinica, si parla di “carattere” come il risultato dell’interazione della persona con l’ambiente. Il “temperamento” riflette, invece, una base biologica. La “personalità” è frutto dell’interazione tra temperamento e carattere ed è da considerare come un concetto dinamico nell’arco della vita di un individuo.

I “sognatori creativi”, diversamente definiti schizoidi, sono persone tendenzialmente tranquille e disponibili. Con essi su può comunicare piacevolmente. Non hanno grosse pretese e appaiono, sovente, creativi e fuori dagli schemi. Sviluppano una certa forza interiore e cercano molto di compiacere gli altri. Indipendenti, sono anche affidabili e ben disposti ad aiutare il prossimo. Tendono a non invadere gli spazi altrui.

In situazioni di stress possono reagire con distacco, passività e una sorta di intorpidimento, con atteggiamenti di spaesamento e rigidità mentale. Durante le eventuali discussioni accese o comunque frustranti possono “sparire” sul piano emotivo o avvertire tristezza, ansia e imbarazzo.

I sognatori creativi amano l’arte in generale, l’architettura, la poesia ed hanno uno stretto legame con la natura. Alcune volte possono sentirsi “persi” nel loro pensiero e dimenticarsi della vita reale. Sono amici affidabili e non pretendono molta attenzione. Tollerano bene la solitudine.

Hanno imparato presto nella vita a non volere troppo e cercano di prendere le distanze da troppa preoccupazione e dai problemi.

Sembrano essere nati “silenziosi” o comunque hanno temuto, in qualche modo, di sopraffare i propri genitori che, generalmente, erano già troppo ansiosi o stressati. Per questo non vogliono creare ulteriori problemi.

Sperano comunque che qualcuno, prima o poi, si possa prendere cura di loro. L’idea di fondo che hanno ricevuto è “Non pretendere troppo da me”.

I sognatori creativi devono dedicarsi maggiormente a loro stessi, sentendosi vivi. Devono rientrare in contatto con i propri sentimenti e i bisogni. Hanno anche necessità di uscire dal loro “distacco” e dalla passività.

È opportuno avvicinarsi a loro con una certa delicatezza, comprendendo che il loro silenzio non è vuoto. Apprezzeranno la vostra chiarezza e la vostra forza che è proprio ciò che è mancato nella loro infanzia.

Innovazione, Risorse Umane e odore di fritto …

Empowerment, soft skills, commitment, engagement … e ora arriva anche il “purpose”.

Le Risorse Umane cercano persone d’altri tempi, insomma! Ovvero, individui che si impegnino nel loro lavoro, che traggano fuori il loro potenziale, che sappiano rapportarsi intelligentemente con gli altri e che utilizzino anche le emozioni. Uauu … Inoltre, scoperta del secolo, devono anche trovare il senso di ciò che fanno – il purpose appunto.

A me sembra un modo sofisticato e illusorio di parlare di banalità, di ovvietà. Il senso del non senso. Ma la risonanza di questi termini, forse, incide maggiormente, è più efficace, suona meglio diremmo … Si, perché questa è innovazione. Significa Gestione Strategica e Innovativa delle Risorse Umane! E allora mi accorgo che forse, l’unica cosa che conta davvero oggi è il controllo emotivo. La gestione sapiente delle emozioni, perché, di tanto in tanto, mi verrebbe seriamente di dire solo “ma quante c….te!!!” dite, grandi gestori delle risorse umane di grandi multinazionali? E siete anche convinti.

Dovremmo tornare, forse, a parlare normalmente, con il sano buon senso. Ci circondiamo allora di termini glamour, falsamente innovativi, diabolicamente eccentrici, fantasmagoricamente vuoti. Questione di trend, di mood. Come le moderne cucine, i ristoranti apparentemente aristocratici e gli osannati chef. Ma non sarebbe meglio parlare dell’odore scoppiettante di una frittura poco sana, ma comunque gustosa? Olio che frigge con brio, senza alcuna filosofia raffinata di base. Niente recensioni. Niente classifiche. Nessun profilo organolettico, inutile e sofisticato. Da paranoia. Come le cucine dell’ultimo grido. Innovative come le moderne Risorse Umane. Come la convinzione di una coppia di chef che incontrai tempo fa, per strada, all’angolo del loro locale stellato. Lei, appena ventenne. Pulita in viso, con un odore premestruale addosso e un normale imbarazzo dell’età. Lui, di una manciata di giorni più grande di chi ha preso da poco la patente e con una convinzione malsana e costruita. Basata sul nulla. Altro che narcisismo! In fondo, sei solo uno che cucina, avrei voluto urlargli. Se solo non avessi avuto quel barlume educativo disturbante come una invisibile palla al piede. Chef stellato, decantato come un prezioso vino. Come un Chateau Cheval Blanc del 1947, da 22 mila sterline, per essere banalmente francesi. Convinzioni. Periodi in cui si da valore alla banalità. Nelle aziende, nelle grandi multinazionali, nella P.A., come in cucina! Ed è quella stessa etica del buon senso che ti blocca nel dire che la sua cucina, fa banalmente schifo e che l’azoto liquido, può usarlo solo per bruciare le verruche ai piedi! “Noi non facciamo cucina. Regaliamo emozioni”, mi disse quel giorno. Togliti quel ghigno del c… da dosso e questo pietoso spirito poetico che non avevo neanche in scuola elementare! Spostati. Ci penso io a prepararti un fritto malsano, furioso e scoppiettante. Ti garantisco che le tue arterie svolgeranno la loro funzione con maggior motivazione e ti ringrazieranno. Come la tua compagna, se la lasci in mia compagnia per il tempo sufficiente per confonderla. Diciamo così! Questa è comunicazione efficace. Questa è gestione strategica delle risorse umane … Ma l’educazione fa nuovamente eco. Bussa in testa e frena intenzioni e spirito. Il controllo. È sempre il controllo che ci differenzia dagli altri esseri animali. È sempre il controllo che ci fotte! Ma quel fritto te lo mangeresti comunque. Anche bollente. E ti frega poco di bruciarti. È troppo seduttivo! E vorresti che le stesse aziende, multinazionali, grandi imprese si riempissero proprio di quella nuvoletta oleosa e affascinante. Altro che innovative purpose

E poi, te ne torni a casa, dopo aver passeggiato per due chilometri, con il tuo sigaro che ti consola e un mix di intenzioni e delusioni, mentre ti accorgi che il tuo maglioncino in lana nero, ha un’inspiegabile, magico e diabolico retrogusto di fumo, cortisolo, fritto ed estrogeni. Questa è innovazione!

L’Ipnosi nel Tabagismo

Il tabagismo, al pari di altre dipendenze da sostanze, è definito come una malattia cronica recidivante. L’OMS stima che il consumo di tabacco sia responsabile del decesso di 6 milioni di persone ogni anno. Si calcola che in Italia siano attribuibili al fumo di tabacco dalle 70 mila alle 83 mila morti l’anno! Oltre il 25% dei decessi è compreso tra i 35 e i 65 anni …

Circa il 38% dei fumatori ha fatto almeno un tentativo di smettere di fumare, ma nell’80% dei casi il tentativo è fallito e della quota residua, solo il 10% circa rimane astinente per almeno 6 mesi.

La nicotina, la cui struttura è simile a quella di un neurotrasmettitore naturale (l’acetilcolina) si attacca ad un insieme di recettori neuronali. L’impulso viene proiettato al nucleo accumbens causando una liberazione di un altro neurotrasmettitore, ovvero la dopamina. Si ritiene che sia proprio tale processo a innestare il comportamento di dipendenza. Inoltre, quando le concentrazioni di nicotina nel cervello sono inferiori al  livello solito, proprio in tali zone cerebrali si si riscontra una diminuzione dell’attività neurale. Tutto ciò spinge il fumatore ad attivare quei comportamenti che hanno la funzione di ripristinare il normale funzionamento, creando la così detta “fame di nicotina”.

Alcuni studi specialistici dimostrano che i fumatori hanno un profilo di personalità caratterizzato maggiormente da bassi livelli di Coscienziosità, livelli alti di Nevroticismo e di Estroversione, bassi livelli di Gradevolezza. Altre variabili e diversi fattori, ovviamente, contribuiscono alla dipendenza da nicotina. Le donne riferiscono maggiormente che sia l’ansia la causa principale della loro dipendenza, mentre altri fumatori riferiscono che il fumo possa aiutarli nella concentrazione o nella gestione dello stress. Da precisare, invero, che il tasso di fumo per i depressi è circa il doppio di quello che si riscontra nella popolazione generale.

L’ipnosi può essere una tecnica valida per affrontare il tabagismo, pur sottolineando che l’ostacolo principale da affrontare è la motivazione reale ed effettiva nello smettere di fumare! 

La tecnica di Granone (1989) dura circa 30/40 giorni e si esplica in 10 sedute, in cui si cerca di creare soprattutto una repulsione verso il fumare. Altre tecniche utilizzano le metafore, il simbolismo, la dissociazione e la neutralizzazione dell’ansia, rinforzando la personalità e agendo sul decondizionamento. Occorre sempre sottolineare che l’ipnosi non è una pratica magica e che comunque, occorre impegno e determinazione per smettere. Motivi flebili, indecisioni, tentennamenti che possono essere notati dallo specialista, dovrebbero essere subito sottolineati, poiché costituiscono un ostacolo per l’efficacia dell’ipnosi.

“Lascio che i pazienti prendano da soli la decisione, senza alcuna forzatura …” diceva M. Erickson, il quale già parlava di diversa motivazione se una persona assumeva un tono supplichevole e di sofferenza, rispetto al tono fermo e convinto “voglio smettere di fumare”.

“… non sai in che giorno smetterai di fumare. Non sai se sarà nella prima parte di luglio; ma sei dannatamente certo che succederà prima del 15 agosto, e vorresti venderti l’anima per sapere che giorno sarà …”

In altre tecniche ipnotiche si “lavora” anche sul contatto manuale con la sigaretta, innestando, ad esempio, un contatto sostitutivo con un altro oggetto piccolo da tener in mano per qualche minuto, sino a quando la voglia di fumare svanisce progressivamente.

L’ipnosi nel tabagismo può utilizzare, quindi, tecniche strutturate e protocolli personalizzati. Il punto di partenza rimane sempre e comunque la motivazione. Paradossalmente, non sempre la salute è una motivazione sufficiente!

L’Ipnosi nella Fibromialgia

La Fibromialgia è considerata una sindrome dolorosa cronica complessa, caratterizzata da dolore muscolo-scheletrico diffuso con iperalgesia. La qualità della vita viene notevolmente compromessa e il dolore è sovente associato ad una “stanchezza cronica” oltre ad altri sintomi psicopatologici (ansia, depressione, disturbi della personalità).

L’International Classification of Diseases (ICD-10), definisce la Fibromialgia come una Sindrome somatica funzionale. Essa viene spesso sottostimata e misconosciuta, pur se recentemente si è segnalato un drammatico incremento dell’incidenza, con prevalenza femminile.

Nel 2016, Wolfe et al. hanno rivisitato i criteri di identificazione per la Fibromialgia che attualmente prevede:

  • presenza di dolore generalizzato
  • sintomi presenti per almeno 3 mesi
  • indice di dolore diffuso (18 aree somatiche dolorose) e scala di severità dei sintomi (>13 punti)
  • la diagnosti è valida indipendentemente da altre diagnosi

La genesi della Fibromialgia si ritiene riferibile ad alterazioni morfo-funzionali, con ipersensibilizzazione del Sistema Nervoso Centrale. Fattori psicologici, neurobiologici, genetici possono contribuire alla sua eziopatogenesi. In modo particolare, i fattori psicologici, gli eventi stressanti e lo stile di vita rappresentano un aspetto importante. Eventi avversi della vita, così come l’abuso emotivo, fisico e sessuale sono considerati come potenziali fattori eziologici nella Fibromialgia.

Su un piano delle terapie, molti sono i farmaci utilizzati, ma la maggioranza di essi risulta essere scarso o comunque poco efficace nella cura. In particolare, ci si riferisce alla classe di farmaci antidepressivi, antiepilettici ed oppioidi.

Le terapie fisiche risultano essere utili per modulare il dolore e migliorare la qualità della vita, così come alcune terapie psicologiche. Risultati positivi si ottengono attraverso attività quali yoga, tai chi, meditazione, biofeedback, idroterapia, ipnosi. Quest’ultima risulta particolarmente indicata come strumento ausiliario per gestire il dolore cronico e i sintomi disfunzionali nei pazienti con Fibromialgia.

Si può suggerire un vero e proprio “protocollo ipnotico” costituito da una sessione di ipnosi settimanale per un periodo minimo di 3 mesi, con due sessioni mensili per i tre mesi successivi. Ai pazienti viene poi anche prescritto di praticare l’autoipnosi. Sono previste suggestioni e suggerimenti multisensoriali e di rilassamento, oltre a induzioni indirette di tipo ericksoniano per modulare il dolore. La personalizzazione della terapia, ovviamente, è da considerare sempre, sottolineando in ogni caso le tecniche dissociative, di progressione dell’età, di amnesia post-ipnotica.

Un esempio pratico può essere il Rapid Induction Fibromialgia Relief (RIFR), un’induzione che si focalizza su:

  • rilassamento progressivo
  • approfondimento della trance
  • luogo sicuro
  • suggestioni di sinestesia
  • ristrutturazione cognitiva
  • implementazione dell’autostima e dell’immagine corporea
  • riduzione dell’affaticamento
  • amnesia post-ipnotica

La Fibromialgia è una malattia degenerativa pervasiva e persistente. I sintomi, se non ben trattati, tendono al peggioramento e influiscono progressivamente e negativamente sulla qualità della vita. Un trattamento elettivo non esiste attualmente, ma l’ipnosi, insieme ad un approccio combinato, può sicuramente dare dei buoni risultati.

 

Girovagamente

Dal 2021 una nuova idea per te, snella, pratica e interessante: GIROVAGAMENTE … notizie e curiosità tra psiche e dintorni. Un nuovo modo per rimanere aggiornati sulla psicologia e le discipline affini, affrontando tematiche e problemi attuali e cercando di dare suggerimenti, soluzioni e rimedi per vivere consapevolmente … Periodicamente potrai leggere e/o scaricare GRATIS i numeri direttamente dal mio sito. Ti aspetto e buona lettura!

Nel numero 1 di esordio troverai:

  1. COVID, stop grazie. Uscire dal lockdown mentale.
  2. Un topolino con il complesso della civetta. Ti senti in trappola?
  3. Fame nervosa? Prova con l’ipnosi, un metodo efficace.
  4. Imprenditoria e gentilezza (che non c’è).

Nasce il podcast CRIMINAL MEET

 

Nasce il podcast Criminal Meet, un nuovo progetto per diffondere il sapere criminologico e psicologico, passando tra scienza, curiosità, casi di cronaca, consigli e letture … Disponibile su tutte le principali piattaforme di ascolto. Sarà sufficiente semplicemente aprire il link o attivare le notifiche dalle piattaforme (spreaker, spotify, podcast addict, podchaser, deezer, …) Gli argomenti affrontati saranno “in onda” con cadenza regolare, in modo da creare un vero “appuntamento fisso”. Vi aspetto …

Street Psychology

Una raccolta di piccole “pillole video” per una Psicologia più comprensibile e pragmatica … street psychology, …

SoftSkills.Masterclass

Vuoi scoprire il mondo delle Soft Skills? Per te, il primo video gratuito … “Soft skills” si traduce comunemente …

Dimagrisci con l’IPNOSI

Più volte in questo spazio abbiamo parlato dell’IPNOSI e delle applicazioni psicologiche e mediche. In questo caso …